mercoledì 1 dicembre 2010

Ricatti e Falsita'

Si vuol qui rendere omaggio all'arte del Ricatto e delle Balle: in 2 parole, alla politica italiana

Lo spunto ci viene dal Disegno Di Legge sulla presunta riforma del sistema universitario del 'Bel Paese'.
Riforma peraltro necessaria secondo molti, a cominciare da chi nel mondo della ricerca ci lavora o desidererebbe lavorarci in modo meno precario dell'attuale, eppure sistematicamente inascoltati da chi dovrebbe legiferare a loro vantaggio.

Qui non si vuole entrare nel dettaglio di tale disegno, non ne abbiamo l'autorevolezza e sopratutto la motivazione; non neghiamo che siamo sempre stati a favore della Ricerca di Base, come si e' gia' raccontato in alcuni post, di cui si lascia l'ultimo come traccia 'La Ricerca Scientifica: successi Tagliati?'.

Si vuole solamente proporre al lettore l'accento su di uno strano 'dictat' del MIUR, in una nota diramata nel pomeriggio e rimbalzato su alcuni organi di stampa. Il concetto era circa il seguente:
"Niente fondi e assunzioni se il ddl non passa"
Secondo quanto riportato dalle pagine del 'Fatto Quotidiano', di fatto il Ministero
ipotizza la paralisi degli atenei, con blocchi di assunzioni e stop ai concorsi. Se non passa il ddl di Mariastella Gelmini si ferma tutto, insomma. Un’affermazione che somiglia a un ricatto. Anche perché, in alternativa, si sarebbero potute adottare altre misure per sbloccare i bandi
E la 'Siora Ministra' ne scandisce i punti chiave:
  • Primo punto: "Nessun concorso per ordinari e associati. Il fondo per assumere 1.500 professori l’anno tra il 2011 e il 2013 sarebbe inutilizzabile pur a fronte di un massiccio esodo di docenti già in larga parte avvenuto nel 2009-2010".
  • Punto secondo, niente bandi per i ricercatori: "Le norme sui concorsi da ricercatore, riviste con la legge 1/2009 scadono il 31 dicembre 2010. Dal 1 gennaio quindi se non passa il ddl, non si potranno bandire posti da ricercatore".
  • Punto terzo: "Blocco delle risorse per reintegrare scatti; il fondo premiale ipotizzato per il 2011-2013 per  reintegrare su base meritocratica parte degli scatti di stipendio: senza il ddl queste risorse non potranno essere utilizzate per lo scopo previsto”.
A nostro avviso pare un modo curioso di difendere la propria proposta: non si punta sugli aspetti innovativi o di riforma, quanto piuttosto ad un formale ricatto economico e professionale, nei confronti di chi dovrebbe trovare potenziale giovamento da questa pubblicizzata legge epocale di svolta.

Non siamo esperti, ma si sente forte puzza di bruciato, al punto che questa legge ci pare essersi trasformata da un'opportunita' di modifica riformista in un mero esercizio di taglio di bilancio, persino mal celato.

E le falsita' di cui al titolo?

Ah gia', dimenticavamo: vi ricordate la gara all'arrampicarsi sui tetti dei giorni scorsi in presunta solidarieta' ai ricercatori in protesta? Stuoli di F(L)iniani accorsi a fornire il loro sostegno...
...salvo poi dimenticarsi, alla chiamata nominale per il voto da parte del loro capo sullo scranno piu' alto di Montecitorio, allineandosi al resto dell'armata fedele a Tremonti ed approvando la riforma contestata.

Davvero gente tutta d'un pezzo, mi piego ma non mi spezzo!

Memorandum:
Vi lascio questa bellissima 'Lettera aperta all'Universita' Italiana', seppure non intacca lo strapotere della casta politica, lascia notevoli spunti meditativi

PostScriptum
E' davvero tutto sotto controllo: una farsa colossale che va avanti da mesi, non aspettatevi sorprese a meta' mese, nemmeno dalla Consulta.

1 commento:

M.D. ha detto...

Carogne LADRE!

http://parlamento.openpolis.it/votazione/34726

hanno votato contro la proposta di DEVOLVERE 1 parte dei soldi delle nostre tasse, utilizzate attualmente x finanziare i partiti, a favore delle universita'!