martedì 26 luglio 2011

La Casta e' poco casta!

Nei giorni scorsi come ogni contribuente italico sa bene e' stata fatta la mitica manovra estiva.
Non entro in merito alla stessa[1*], piu' o meno riassumibile in 'taglia tutto ma non i privilegi dei politici'.

C'e' chi s'e' posto la domanda su quale possa essere il compenso appropriato per i parlamentari italiani

Tra le proposte trovate in rete ho trovato come la piu' sensata quella di Matteo Pelegatti per lavoce.info,:
Un criterio equo può essere quello di commisurare lo stipendio dei parlamentari al benessere economico dei propri cittadini, e quindi ad una misura (per quanto imperfetta) di questo: il Pil pro capite.
Ed e' davvero curioso il risultato comparativo di questa metrica con il resto d'Europa
Il pallino rosso in alto rappresenta l'Italia [fonte Lavoce.info]
Ogni pallino rappresenta per ogni paese europeo lo stipendio dei relativi parlamentari e la ricchezza media procapite prodotta nel paese

Come si vede in figura
esiste una relazione lineare[2*] piuttosto precisa tra il Pil pro capite e gli stipendi dei parlamentari europei, con l’eccezione dell’Italia che si trova ben al di sopra della retta interpolante
Se questa metrica valida per il resto d'Europa fosse applicata allo stipendio dei parlamentari italiani, questi dovrebbero ridursi il loro stipendio di circa 2/3.

E stiamo parlando dei dati relativi al 2005!
Nel frattempo v'e' stato qualche aumento sulla loro busta paga -non domandiamoci quanto allineato alla ricchezza prodotta nel nostro paese... restiamo con i primi danni, avrebbero detto i miei nonni.

Interessante vero?

Tenetelo a mente alle prossime elezioni ;-)

Note:
[1*] Chi volesse conoscere tutti i dettagli, puo' consultare l'articolo del Sole24Ore, che descrive ogni dettaglio dall'accise cresciute al Venture capital;
[2*] la retta di regressione e' stata costruita con il metodo dei minimi quadrati, escludendo l'Italia, perche' visibilmente statisticamente fuori dalla distribuzione;

lunedì 18 luglio 2011

Il 'seme' di Genova

Genova, 18-24 Luglio 2011, 'Dieci anno dopo il G8'
Essere a Genova. Per ricordare, raccontare, e fermarsi, dieci anni dopo, a riflettere su quanto del ‘seme di Genova’ sia rimasto nelle pratiche e nella nuova ventata di partecipazione alla vita politica da parte della società civile.
Parte con questo incipit il diario dei cronisti di PeaceReport sul significato del loro esser per le strade ed i caruggi Genovesi in questa settimana.

Quella del decennale della 'notte della democrazia' che avvenne nel luglio del 2001 nelle stesse strade del capoluogo ligure.
« La più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale» [By Amnesty International]

Provero' ad offrire al lettore quelle che sono i miei frammenti di memoria su quegli episodi rimasti impuniti.

Sebbene Marco Paolini oggi dica in generale riguardo alla memoria, che questa non basti più; ed invita noi spettatori a darci una mossa. Perché
“in giro c’è disperazione e puzzo di miseria. Io non mi aspetto un pubblico che faccia solo il pubblico. Mi aspetto da questo paese qualche grado di autorganizzazione della gente che duri nel tempo”. [da 'E - il mensile', 1 Giugno 2011]

giovedì 14 luglio 2011

Salvate i nostri creditori!

Guardavo il seguente grafico
Indica l'andamento comparativo dei debiti vs PIL dei principali paesi Europei; l'ottava economia del mondo e' la seconda messa peggio!

In questi giorni, sul grido di "iTaglia Unita", andra' in scena la manovra economica correttiva, come al solito a carico dei soliti noti, come afferma persino la nostra non proprio amabile 'Sora Emma':
“Un calo delle detrazioni fiscali vuol dire aumento delle tasse, manca tutto quello che riguarda i costi della politica.” ...“E’ inaccettabile. Ci siamo un po’ stufati: c’è un Paese che va a rotoli e un gruppo di persone che continua a governare tutelando se stesso”
Al di la' del solito metodo, tagli e tasse, un cittadino medio puo' anche domandarsi: "perche' non lo lasciamo andare a picco questo sballato paese, dove solo la cricca fa i propri porci comodi?"

La risposta al seguente grafico:

Esposizione delle Banche sul debito Italico -cliccare sul grafico x ingrandire
Guardate un po' il paese Europeo piu' esposto nei nostri confronti?

Capito l'aria che tira?

Tranquilli, stiamo ancora bene, ne pagheremo ancora x un po' di tasca nostra... Contenti noi, la Casta e' proprio felice!

venerdì 8 luglio 2011

Maroni a casa nostra

Serata di inizio Luglio, a cena da amici, capita di chiaccherare su fatti di attualita' come su altri argomenti di piu' elevato interesse collettivo, sia economico sia sociale.

Conosco bene il padrone di casa, un federalista convinto, ma attento alla realta' che lo circonda e con i piedi impiantati saldamente a terra; del resto deve fare cosi', col giro di affari che fa con la sua attivita'... se potessi sbilanciarmi direi quasi un amico di vecchia data.

Argomento 'i trasporti pubblici e dintorni', la palla passa a me; la butto li': "Curioso il modo di vivere l'autodeterminazione dei popoli". Sguardo furtivo al proprietario del salotto, che m'invita a proseguire, forse per vedere dove vado a parare, o forse perche' conoscendomi ha gia' intuito il punto d'arrivo.

Proseguo, rapido gancio col settore trasporti partendo dall'attualita' -gli echi delle manifestazioni in Val di Susa non si son ancora spenti sulle TivVu' nazional-(im)popolari- ed introduco la discussione con il rapido accenno agli eroi di Casini-stica citazione
"In Val di Susa gli eroi sono i poliziotti e gli operai, non i manifestanti ne' tantomeno i delinquenti che tirano le pietre".
Rincaro la dose citando l'attuale ministro dell'Interno, che afferma a pietre ancora in volo e gas vietati ancora lacrimanti nei boschi valsusini,
“Sono d’accordo con chi ipotizza il reato di tentato omicidio. L’uso di bottiglie incendiarie con dell’ammoniaca, indica che si è trattato di un gruppo di delinquenti che ha cercato la vittima”.
Agganciati gli uditori con queste illustri citazioni, apro la connessione internet su di un video di mia conoscenza, che mostra l'operato encomiabile e senza eccessi dei nostri eroi, come potete vedere anche voi a questo video qui linkato

In effetti tirare pietre da qualche decina di metri sopra la testa di inermi manifestanti, e' proprio un comportamento da 'delinquenti che han cercato la vittima', non credete anche voi?

Per non parlare dei lacrimogeni sparati ad altezza uomo; accidentalmente erano pure composti con gas CS, vietato da trattati internazionali.

Tra il piccolo pubblico un po' sgomento per le immagini, si alza qualche mormorio del tipo 'ma queste cose non  le hanno mandate in TV' op 'da dove arrivano 'sti imbecilli in divisa' o anche 'in effetti qualche testa calda tra le forze dell'ordine puo' anche capitare', ...

A dirla tutta, su questo blog si e' gia' affrontato l'argomento difficolta' di esprimere liberamente il dissenso, come il paio di nostri affezionati lettori hanno gia' avuto modo di leggere e vedere al post 'Liberta' di dissentire?'.
Ma l'argomento della serata era un altro, e quindi ho proseguito elencando semplicemente altri episodi in cui gli uomini mandati dal ministro dell'Interno son prontamenti scesi in campo, bardati di elmo scudo e manganelli, a difesa... no, non dei cittadini, bensi' di chi ha paura dei cittadini

Eccovi dunque alcuni esempi, cosi' come affiorano alla memoria:
  • Parma, manifestanti contro il sindaco e la giunta corrotta che non ne vogliono sapere di dimettersi;
  • Cagliari, utilizzo di lacrimogeni ad altezza uomo contro i pastori che manifestavano -dunque nulla di nuovo a Chiomonte;
  • Roma, poliziotti contro studenti lo scorso dicembre all'epoca della vuota riforma universitaria;
E visto queste cose,  mi vien di citare l'Italianissimo, nonche' longobardo di nascita, Alessandro Manzoni,
i provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che , in qualunque modo, fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi.

Dunque, dov'e' finita la possibilita' di liberamente manifestare il proprio dissenso? Ed inoltre che fine a fatto la possibilita' dei popoli di rivendicare il loro diritto all'autodeterminazione?

Ma non andava in voga, in terra Longobarda, o financo in 'padania', il motto 'Paroni a casa nostra'?

Che sia stato sostituito dal nuovo slogan:
'Attenti: Maroni a casa nostra!'

mercoledì 6 luglio 2011

In morte del web Italiano...

E cosi', zitti zitti tra un pestaggio di cittadini che manifestano ed un decreto salva affari di chi ci amministra,  in questo pseudo paese libero, siamo arrivati all'alba del giorno che potrebbe decretare la fine del web Italiano.

Infatti, come ci ricorda tra gli altri il sito di AltroConsumo, oggi
una delibera del Garante delle comunicazioni (Agcom) potrebbe consentire all’Autorità di cancellare e oscurare siti internet solo sospettati di violare il diritto d’autore senza alcun processo. Il rischio è che la legittima tutela del copyright si tramuti in censura arbitraria
Il tutto per una supposta -sara' nel senso del medicinale?- tutela del diritto commerciale dell'autore, ma il dubbio che si tratti di censura preventiva permane.

Alcune tra le principali associazioni di consumatori e confesercenti[1*] hanno lanciato un allarme circa la delibera Agcom, sulla tutela del copyright online, e sarà una forma di censura del web, in nome degli interessi di Mediaset e delle lobby dell'audiovisivo, con il beneplacito di chi comanda oggi a Roma.

Putroppo ogni mediazione e' fallita: come dice Luca Nicotra, segretario di Agorà Digitale dopo aver incontrato Corrado Calabrò, presidente Agcom (Autorità garante delle comunicazioni).
«Abbiamo appreso che non c'è spazio per la mediazione e che Agcom intende approvare la delibera-censura in fretta e furia»
Ad esser un pelino piu' maligni si potrebbe affermare la seguente ennesima incoerenza di questo paese, moderno solo se sperpera denaro pubblico in opere cemetifere e deturparti per il territorio:
Ci voleva un governo di campioni delle "libertà" (di fare sempre, comunque e solo i loro interessi!) perché da oggi 6 luglio nel nostro paese si possa verificare una situazione che non trova corrispondenza in nessun altro paese del cosiddetto mondo libero: «L'Autorità per le comunicazioni, un organo di nomina politica, sta per votare un meccanismo che potrebbe perfino portare alla chiusura di qualunque sito internet straniero - da Wikileaks a Youtube ad Avaaz! - in modo arbitrario e senza alcun controllo giudiziario»
Al lettore interessato si rimanda all'iniziativa che da il titolo al nostro post: si cerchi in rete l'iniziativa "La Notte della Rete" di Agora' Digitale:
a 24 ore dall'approvazione della discutibilissima Delibera Agcom, blogger, artisti, esponenti della Rete, politici, cittadini, consumatori e utenti del web si troveranno a Roma per una no-stop contro il provvedimento. Altroconsumo partecipa e sostiene l'iniziativa "La notte della Rete" organizzata da Agorà Digitale, l'evento sarà trasmesso in diretta streaming a partire dalle 17,30 su ilfattoquotidiano.it e su altri numerosi siti e blog
Che abbia avuto ragione l'illustre ed anonimo lettore di Crisis, nell'affermare che sui referendum sia stato commesso il grosso errore di non neutralizzare internet?
Si legga il post di Crisis qui linkato...

Ad majora, sperando di continuare ad esser pseudo-liberi di surfare la rete digitale dell'italico paese

Note:
[1*] Adiconsum, Agorà Digitale, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio

lunedì 4 luglio 2011

I 10 Comandamenti x il XXI secolo


I
Non avrai altro pianeta all'infuori della Terra
II
Non pensare invano che la Terra abbia risorse infinite
III
Ricordati di contemplare la Natura
IV
Onora le energie rinnovabili
V
Non inquinare
VI
Non sprecare
VII
Non cementificare
VIII
Non produrre cosi' tanti rifiuti
IX
Differenzia e ricicla i tuoi rifiuti
X
Non desiderare la potenza altrui ma sii piu' sobrio ed efficiente

PostScriputm
Decalogo presentato a "Torino Spiritualita' 2010", per l'iniziativa 2010.com_amandamenti

venerdì 1 luglio 2011

Economic Clowns

'Abbiamo fatto la miglior manovra finanziaria' ... degli ultimi 150 anni vorrei aggiungere. Ma non me ne intendo di economia e quindi lascio a chi ne sa qualcosa il giudizio.

Ognuno presto o tardi si fara' i conti in tasca propria.

Intanto cerchiamo di vedere come siamo messi. Gironzolando sul web si trovano siti autorevoli che ci indicano i numeri di base [dal blog 'Il Grande Bluff']:
Debito pubblico Italia: 1.890,6 miliardi ad aprile 2011 (Bankitalia) - Record assoluto
Debito pubblico italiano collocato all'estero nel 2010 = 47% del totale (FMI)
ovvero 56,4% del PIL
PIL Italia 2010 in valore assoluto: 1.500 miliardi circa
vedi classifica PIL in dollari del FMI (Italia 8° nel Mondo)
Stima rapporto debito/PIL per il 2011 = 120.6% (FMI) 
Stima rapporto deficit/PIL per il 2011 = 4,1% (FMI)
Stima Crescita percentuale PIL per il 2011 = +0,9%/+1% (FMI, Confindustria)
Economia non osservata (terminologia Istat...ovvero PIL sommerso) = circa 250-300 miliardi
Ricchezza Privata: 896 miliardi nel 2010 (Associazione Italiana Private Banking)
Ricchezza immobiliare in Italia (solo settore residenziale) nel 2008 = 6.200 miliardi di euro circa (dipartimento delle Finanze e dall’agenzia del Territorio)
Patrimonio immobiliare pubblico italiano = valore di mercato pari a 675 miliardi di euro (anno 2010?) con un rendimento dell’1% a fronte di costi di gestione del 2%.
(Fondazione Magna Carta)
Fortunatamente per noi si trova anche chi i conti ce li ha gia' fatti. Basandosi su numeri arrotondati x semplicita', il grande 'Bimbo Alieno' riassume cosi' la faccenda:
  1. un PIL di 1500 miliardi € (che contempla già un “nero” stimato, non illudiamoci di avere degli extra non calcolati);
  2. un deficit (ovvero la differenza fra uscite ed entrate pubbliche) di 75 miliardi€ , ripeto: annui.;
  3. un debito accumulato negli anni di 1900 miliardi €;
Se non si interviene su quei 75 miliardi che ogni anno ci mancano, siamo costretti a fare nuovi debiti per trovarli. I nuovi debiti si possono fare quando il mercato è disponibile a fidarsi di te (e nel nostro caso lo è sempre meno) e quando hai un PIL che cresce, così da avere un rapporto debito/PIL che si mantiene più o meno costante.
Invece a noi sta succedendo un’altra cosa: il PIL non cresce nemmeno nelle ottimistiche (per definizione) previsioni del governo, quello stesso governo che sembra voler emanare una manovra “lacrime e sangue, sì, ma dopo“.
Proiettiamoci al 2013:
  • debito (75 mld annui moltiplicato 3 = incremento di 225 miliardi) arriva a 2125 miliardi
  • PIL che sarà circa a 1550 miliardi
  • debito/PIL: 137% ovvero situazione greca
Il tutto nella volutamente ingenua ipotesi che il deficit non si espanda.
Interessante vero?

Sara' per questo che dalle parte di 'Phastidio.net' non siano troppo entusiasti di questa manovra?
La manovra è pressoché tutta back-loaded, cioè punta su anni lontani e non nell’immediato (modello portoghese, in pratica), e questo era proprio il problema evidenziato nelle motivazioni di S&P sul negative outlook. Per questo motivo le probabilità di declassamento entro l’estate del rating italiano sono aumentate. Dopo il si del parlamento greco alla nuova austerità (vera o presunta), ci sarà una breve tregua, ma i problemi torneranno tutti dopo l’estate, eventualmente spingendo il governo italiano a riportare al 2012-13 alcune misure previste per il 2013-14, per evitare pesanti attacchi speculativi, che saranno esacerbati dai dati del Pil italiano, che dovrebbe posizionarsi sotto l’1 per cento di crescita.
Dunque, economia balneare ... o forse economia da pagliacci.

Peccato che a rimetterci le palanche ed i servizi siamo sempre e solo noi