venerdì 26 febbraio 2010

Farsa all'Italiana?

Curioso.

Si parla di mettere “fuori i corrotti dalle liste”. C’e’ persino chi ‘promette’ una legge in tempi brevi.

Molto brevi vien da pensare, se si volesse incantare qualche elettore, viste le 4 settimane rimaste, quelle piu’ ‘calienti’ prima del voto.

Troppo brevi, direi. Diceva la mia mamma che “la gatta furiosa fece i gattini ciechi”. Figuratevi una legge!

Domanda senza montepremi: chi fu il primo che propose di avere candidati non eleggibili se non con la Fedina Penale pulita?

Ai lettori l’ardua risposta. Ma qui vi lascio l’aiutino del blog ;-)

Ah, Uh! Dice nulla al lettore la locuzione ‘Parlamento Pulito’?

E’ la proposta di legge di iniziativa popolare, firmata da oltre 350.000 cittadini Italiani, e che giace da oltre 2 anni e mezzo al Senato; richiedeva 3 cose fondamentali, tra cui appunto “nessun condannato in Parlamento

Eh gia’. Proprio quel burlone (?) di Beppe Grillo. Cosi’ burlone che persino il primo ministro italico suona adesso la stessa gran cassa. E con ben altri megafoni mediatici.

Delle due: o sono entrambi comici e come tali van trattati –e' noto che 1 fosse un cabarettista da crociera x proprio stesso vanto in apparizioni pubbliche- oppure l’ometto al potere si e’ ‘accorto’ che Beppe Grillo e tutti gli Italiani firmatari avessero ragione.

Non trovate che sia quantomeno curioso?

PS: x chi adora lo ‘status’ quo non si agiti, sono solo un po’ di vacue promesse elettorali. Al + si risolvera' con la cacciata del 'cattivone' dal Senato. Ma per le ragioni qui sotto indicate:
“Non era residente all'estero, e dunque, non poteva candidarsi ma grazie all'imbroglio si ritrova residente in Belgio.”
Classica operazione di 'Facciata Pulita'

mercoledì 24 febbraio 2010

La storia di Shay

Un amico mi ha inviato la storia seguente, gia' pubblicata sul web in parecchi siti, tratta da un episodio realmente accaduto -esiste pure una canzone in lingua originale.

Vi lascio il suo incipit iniziale, come prologo invitante.
Ed alla nota finale.

Buona lettura

"Capisco che si potrà dire: “Beh, questo qui vive di fantasie” però mi piace sperare che questa storia sia vera. Infonde un briciolo di felicità pensare che una cosa così possa essere accaduta in qualche remoto angolo del mondo. Se così non fosse, è stato bello leggerla e credere nella favola: ogni tanto tornare bambini serve per allontanarci, solo per un attimo, dalla cruda realtà."

Ad una cena di beneficenza per una scuola che cura bambini con problemi di apprendimento, il padre di uno degli studenti fece un discorso che non sarebbe mai più stato dimenticato da nessuno dei presenti. Dopo aver lodato la scuola ed il suo eccellente staff, egli pose una domanda:

'Quando non viene raggiunta da interferenze esterne, la natura fa il suo lavoro con perfezione.

Purtroppo mio figlio Shay non può imparare le cose nel modo in cui lo fanno gli altri bambini. Non può comprendere profondamente le cose come gli altri. Dov'è il naturale ordine delle cose quando si tratta di mio figlio?'

Il pubblico alla domanda si fece silenzioso.

Il padre continuò: 'Penso che quando viene al mondo un bambino come Shay, handicappato fisicamente e mentalmente, si presenta la grande opportunità di realizzare la natura umana e avviene nel modo in cui le altre persone trattano quel bambino.'

A quel punto cominciò a narrare una storia:
Shay e suo padre passeggiavano nei pressi di un parco dove Shay sapeva che c'erano bambini che giocavano a baseball. Shay chiese: 'Pensi che quei ragazzi mi faranno giocare?'

Il padre di Shay sapeva che la maggior parte di loro non avrebbe voluto in squadra un giocatore come Shay, ma sapeva anche che se gli fosse stato permesso di giocare,questo avrebbe dato a suo figlio la speranza di poter essere accettato dagli altri a discapito del suo handicap, cosa di cui Shay aveva immensamente bisogno. Il padre si Shay si avvicinò ad uno dei ragazzi sul campo e chiese (non aspettandosi molto) se suo figlio potesse giocare.

Il ragazzo si guardò intorno in cerca di consenso e disse: 'Stiamo perdendo di sei punti e il gioco è all'ottavo inning. Penso che possa entrare nella squadra: lo faremoentrare nel nono' Shay entrò nella panchina della squadra e con un sorriso enorme, si mise su la maglia del team.

Il padre guardò la scena con le lacrime agli occhi e con un senso di calore nel petto. I ragazzi videro la gioia del padre all'idea che il figlio fosse accettato dagli altri. Alla fine dell'ottavo inning, la squadra di Shay prese alcuni punti ma era sempre indietro di tre punti.

All'inizio del nono inning Shay indossò il guanto ed entrò in campo. Anche se nessun tiro arrivò nella sua direzione, lui era in estasi solo all'idea di giocare in un campo da baseball e con un enorme sorriso che andava da orecchio ad orecchio salutava suo padre sugli spalti.
Alla fine del nono inning la squadra di Shay segnò un nuovo punto: ora, con due out e le basi cariche si poteva anche pensare di vincere e Shay era incaricato di essere il prossimo alla battuta.
A questo punto, avrebbero lasciato battere Shay anche se significava perdere la partita? Incredibilmente lo lasciarono battere. Tutti sapevano che era una cosa impossibile per Shay che non sapeva nemmeno tenere in mano la mazza, tantomeno colpire una palla. In ogni caso, come Shay si mise alla battuta, il lanciatore, capendo che la squadra stava rinunciando alla vittoria in cambio di quel magico momento per Shay, si avvicinò di qualche passo e tirò la palla così piano e mirando perché Shay potesse prenderla con la mazza. Il primo tirò arrivò adestinazione e Shay dondolò goffamente mancando la palla. Di nuovo il tiratore si avvicinò di qualche passo per tirare dolcemente la palla a Shay. Come il tiro lo raggiunse Shay dondolò e questa volta colpì la palla che ritornò lentamente verso il tiratore. Ma il gioco non era ancora finito. A quel punto il battitore andò a raccogliere la palla: avrebbe potuto darla all'uomo in prima base e Shay sarebbe stato eliminato e la partita sarebbe finita. Invece... Il tiratore lanciò la palla di molto oltre l'uomo in prima base e in modo che nessun altro della squadra potesse raccoglierla. Tutti dagli spalti e tutti i componenti delle due squadre incominciarono a gridare: 'Shay corri in prima base! Corri in prima base!'

Mai Shay in tutta la sua vita aveva corso così lontano, ma lo fece e così raggiunse la prima base. Raggiunse la prima base con occhi spalancati dall'emozione. A quel punto tutti urlarono: 'Corri fino alla seconda base!' Prendendo fiato Shay corse fino alla seconda trafelato. Nel momento in cui Shay arrivò alla seconda base la squadra avversaria avevaormai recuperato la palla. Il ragazzo più piccolo di età che aveva ripreso la palla sapeva di poter vincere e diventare l'eroe della partita, avrebbe potuto tirare la palla all'uomo in seconda base ma fece come il tiratore prima di lui, la lanciò intenzionalmente molto oltre il compagno in terza base e in modo che nessun altro della squadra potesse raccoglierla. Tutti urlavano: 'Bravo Shay, vai così! Ora corri!' Shay raggiunse la terza base perché un ragazzo del team avversario lo raggiunse e lo aiutò girandolo nella direzione giusta. Nel momento in cui Shay raggiunse la terza base tutti urlavano di gioia. A quel punto tutti gridarono: ' Corri in prima, torna in base!!!!'
E così fece: da solo tornò in prima base, dove tutti lo sollevarono in aria e ne fecero l'eroe della partita.

'Quel giorno' disse il padre piangendo 'i ragazzi di entrambe le squadre hanno aiutato a portare in questo mondo un grande dono di vero amore ed umanità'.

Shay non è vissuto fino all'estate successiva.

E' morto l'inverno dopo ma non si è mai più dimenticato di essere l'eroe della partita e di aver reso orgoglioso e felice suo padre... non dimenticò mai l'abbraccio di sua madre quando tornato a casa le raccontò di aver giocato e vinto.



ED ORA UNA PICCOLA NOTA AL FONDO DI QUESTA STORIA:

In Internet ci scambiamo un sacco di email scherzose senza che queste ci facciano riflettere, ma quando si tratta di diffonderne sulle scelte della vita noi esitiamo.

Il crudo, il volgare e l'osceno passano liberamente nel cyber spazio, ma le discussioni pubbliche sulla decenza sono troppo spesso soppresse nella nostre scuole e nei luoghi di lavoro.

Se stai pensando di segnalare questo messaggio, c'è probabilità che sfoglierai i tuoi contatti di rubrica scegliendo le persone 'appropriate' o 'inappropriate' a ricevere questo messaggio.

Bene: chi lo ha pubblicato pensa che TUTTI NOI POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA. Tutti noi abbiamo migliaia di opportunità, ogni giorno, di aiutare il 'naturale corso delle cose' a realizzarsi. Ogni interazione tra persone, anche la più inaspettata, ci offre una opportunità: passiamo una calda scintilla d'amore e umanità o rinunciamo a questa opportunità e lasciamo il mondo un po' più freddo?

Un uomo saggio una volta disse che ogni società è giudicata in base a come tratta soprattutto i meno fortunati!

mercoledì 17 febbraio 2010

In questo Paese di Ladri

Venditti non ce ne voglia se gli si e' modificato il titolo, senza pagarne i diritti -gli bastera' la pubblicita'

In ogni caso di furto parliamo oggi. O meglio della sua notizia che non fa notizia... Ma l'avra' mai fatta?

Il Sole24Ore titola: 'Un Italiano su 4 non ha pagato l'IRPEF'
Il quotidiano, citando quanto emerge dall'elaborazione delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2008, quindi relative al 2007, le cui statistiche sono state diffuse dal dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia, afferma
"Il 27% dei contribuenti italiani - pari a poco più di 11,2 milioni - non paga l'Irpef per effetto «sia del basso reddito che delle deduzioni e delle detrazioni».Da notare che la forte presenza di contribuenti a zero Irpef si registra nonostante rispetto al periodo d'imposta precedente vi sia stato un aumento del 2,2% del numero totale (ora 41,663 milioni di contribuenti) e anche un incremento del 4,2% del reddito complessivo ..."
Interessante notare che:
  • I contribuenti italiani hanno pagato in media nel 2008 un'Irpef pari al 18,4% del proprio reddito, pari a 4.670 euro.
  • La metà dei contribuenti non supera i 15mila euro di reddito e, più in generale, il 91% dichiara redditi non superiori a 35mila euro e poco meno dell`1% dichiara redditi superiori a 100mila euro annui.
  • Il 52% dell`imposta è pagata dal 12% dei contribuenti con redditi oltre i 35mila euro.
Detto in altri termini, 1 persona su 4 non ha pagato nulla, Ventimilioni e mezzo di Italiani hanno un reddito lordo mensile di 1250E, che con l'aliquota 'media' scende a 1020E nette, e che oltre la meta' delle tasse versate nella cassa dello stato son pagate solo da 1 Italiano su 10.

A voi torna tutto?
Fate un insieme di 3 persone tra i vostri parenti, op un insieme di 10 conoscenti e domandatevi: chi son i 3 furbi che non han pagato nulla? E chi e' il fesso che ha pagato meta' delle entrate del fisco?

Analizzando le categorie dei teorici contribuenti, si trovano numeri 'curiosi':
  1. Lavoratori autonomi: 37.120 euro (grazie ai redditi alti di liberi professionisti - fra i 36 e 54 mila euro - e medici - 44 mila euro - che alzano la media)
  2. Imprenditori del settore sportivo: 24.800 euro (no­nostante gli stipendi d’oro dei campioni)
  3. Agenti immobiliari: 21.596 euro (i circa mille agenti immobiliari autonomi dichiarano in media 11.759 euro, le 672 mila società in semplificata, invece, 17.507 euro)
  4. Imprenditori edili: 20.317 euro
  5. Commercianti all’ingrosso: 19.795 euro (si scende a 17.507 con contabilità semplificata)
  6. Agenzie di viaggio e servizi alle imprese: 18.725 euro
  7. Imprenditori del settore trasporto: 16.837 euro (15.468 con contabilità semplificata)
  8. Servizi di alloggio e ristorazione: tra 14.500 e 13.500 euro
  9. Pensionati: 13.448 euro
Ora verrebbe da fare un semplice conto tipo: reddito annuo diviso 12 x avere il reddito mensile. Solo che dopo ci viene da metterci la mano sulla coscienza e sul portafoglio x fornire loro un obolo di sostentamento.
Evitiamolo, meglio.

Guardiamo al nostro quotidiano, e domandiamoci: conosciamo per caso qualche fornaio, commerciante, parrucchiere, ristoratore, elettricista, avvocato, medico, ... ? Tralasciate i vostri genitori o nonni eventualmente in pensione.
Supponiamo chi e' nella vostra lista abbia dichiarato tutto correttamente; quindi domandiamoci: coloro che della stessa categoria fanno media con questi virtuosi, avranno mica un reddito negativo?

Ovviamente tra le cerchia dei vostri conoscenti avrete sicuramente un operaio di qualche dittarella metalmeccanica: provate a chiedergli il suo stipendio mensile, cosi' x avere un termine di paragone.

....

In questo blog ci si era gia' interrogati su alcune di queste 'stranezze fiscali', ponendoci qualche domanda sulle microimprese.

Sempre il giornale di Confindustria, al riguardo sottolinea
"Circa la metà delle società opera in tre settori produttivi: commercio (19%), costruzioni (18%) e attività manifatturiere (14%). Quasi una società su due risulta in perdita."
Nel 2007?
Le prime avvisaglie della Madre di tutte le Crisi si sarebbero avute solo nel tardo autunno, ma negli States!

La mia domanda finale, forse ingenua, è semplice; se il Fisco è in grado di fornirci continui dati sul fenomeno con una precisione così spinta, non è del tutto naturale che sia in grado anche di individuare gli evasori con altrettanta efficacia? In tal caso, cosa aspetta ad andare a pescare questi “commercialisti creativi” e i loro assistiti?

A vous

martedì 16 febbraio 2010

Speculatori di oggi, Ladri di Futuro

In questi giorni stiamo assistendo ad attacchi 'strani', autentiche 'battaglie' in pieno stile 'mors tua vita mea'.

Quello che mi preoccupa di piu' e' l'assalto ...

... no, non quello all'Iran, ormai e' solo questione di settimane, giusto il tempo di avere anche l'assenso cinese, et voila' i terribili nemici nucleari del mondo verranno puniti! -al riguardo la Corea del Nord, sotto l'alto patrocinio cinese, e' stata rimossa dalla lista dei cattivi. E la loro atomica? ....

...dicevo, l'assalto all'Euro, condotto fino alla scorsa settimana sotto forma di spinta al fallimento della Grecia.

Se l'insalata in salsa greca non sara' piu' indigesta x la ns moneta, il rischio si sposta verso la 'Paella' spagnola ... infatti
"La Spagna può diventare anche un altro bel terreno di battaglia tra tedeschi e anglosassoni, sebbene il casino spagnolo sia più complesso [rispetto al greco, NDS] - le dimensioni dell'economia sono 4,5 volte tanto."
Un bel casino!

E pensare che le banche centrali Usa ed UE, ed i governi degli stati, hanno salvato le banche private dal fallimento con i soldi pubblici, trasferendo il debito dagli istituti di credito PRIVATI al bilancio degli Stati Nazionali, aggravandolo. Queste, quale ringraziamento, utilizzano i soldi ricevuti per speculare contro gli stati stessi.

Forse ha ragione RICHARD HEINBERG, il papa' della decrescita, quando afferma che
"oramai stiamo rubando alle future generazioni i mezzi finanziari che sarebbero potuti essere impiegati per erigere un ponte verso una economia sostenibile"
e dunque non solo l'avergli esaurito le risorse naturali come acqua, minerali e combustibili fossili! Cio' significa fonti di Energia Vitali in esaurimento!

Nella sua analisi spiega l'errore alla base del nostro modello economico:
"Il cardine su cui si basa l'economia, il principio di sostituzione infinita, che considera che per ogni risorsa che diventi rara il mercato trovera' un sostituto, implica la non esistenza di limiti pratici alla crescita"
E questo lo vediamo nel mondo finanziario figlio di questo modello: basando tutto solo sulla circolazione del denaro, la fiducia dei consumatori, i tassi di interesse e gli indici dei prezzi, svincolati ormai da qualunque riferimento materiale; abbiamo impostato le leggi che regolano il nostro mondo, quindi la nostra esistenza, su 'beni virtuali', distaccati dalla realta' fisica che ci circonda -provate a pensare biologicamente: ogni forma di vita non e' mai illimitata!
"Siamo entrati in una nuova era economica nel corso della quale le vecchie regole non si applicano piu'. I tassi di interesse bassi e le spese governative non si traducono piu' in stimolazione di impronta e creazione di impiego. L'energia a buon mercato non apparira' solamente perche' esiste una domanda. Nella maggior parte dei casi, non troveremo tanto semplicemente dei sostituti alle risorse essenziali. Nel complesso l'economia continuera' a contrarsi in crisi e tremiti fin quando potra' essere mantenuta a livello dall'energia e dalle risorse materiali che la terra puo' fornire in modo continuativo."
Sarebbe necessario che
"in questo periodo i leader dell'opinione della societa', devono cominciare a far circolare l'informazione, in modo comprensibile e misurato, secondo la quale la crescita non tornera' piu' ed il mondo e' entrato in una fase economica nuova e senza precedenti, ma che tutti possiamo sopravvivere e prosperare in questo periodo di transizione pieno di sfide, se ci applicheremo e lavoreremo insieme. Al cuore di questa rieducazione generale si deve profilare un riconoscimento pubblico ed istituzionale di tre regole fondamentali di sostenibilita': la crescita demografica non e' sostenibile; come neppure l'estrazione attuale di risorse non rinnovabili, ne lo e' l'utilizzo di quelle rinnovabili se non sara' fatto ad un ritmo inferiore rispetto alla loro rigenerazione naturale."
Questo non significa la fine del mercato, ma solo che i vantaggi economici si sposteranno, man mano che il costo dei trasporti aumentera', verso la produzione e consumo locale.
  • dovremmo inventare nuovi modi di creare e prestare denaro;
  • dovremo pensare a mezzi piu' efficaci per trasportare persone e beni: la nostra priorita' a questo riguardo deve essere quella di ridurre il bisogno di trasporti in favore di una migliore urbanizzazione e di sistemi di produzione rilocalizzati;
  • avremo anche bisogno di una rivoluzione nelle costruzioni per minimizzare il bisogno di riscaldamento, climatizzazione e in illuminazione artificiale in tutte le nostre abitazioni e stabilimenti pubblici
Come invita Heinberg
"Gli economisti devono smetterla di misurare il benessere aiutandosi con l'utile contundente del Pil e cominciare ad interessarsi piuttosto agli indici di capitale umano e sociale in campi come l'educazione, la sanita' e la cultura."
E sopratutto
"Non possiamo permetterci di rimanere spettatori mentre i dirigenti mondiali nascondono le occasioni che ci permettano di prendere coscienza e di adattarci ai limiti della crescita. Possiamo iniziare dei cambiamenti nella nostra vita e aiutarci a vicenda con i nostri vicini. Possiamo far capire ai nostri centri decisionali che disapproviamo il loro vassallaggio allo status quo, ma che al contrario esistono altre opzioni."
La civilta' attuale, piaccia o meno, e' globale, ed il suo destino, quello della terra e dell'umanita' sono inestricabilmente legati.

E' ora di iniziare ad agire, naturalmente ognuno nel proprio piccolo, localmente, collaborando concretamente.

Insieme.

sabato 13 febbraio 2010

No al Nuke segreto: firma anche TU!

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'appello contro il Nucleare in Italia

Perche'? Non gia' per una presa di principio a priori, piuttosto perche' l'energia prodotta col nucleare ha un incerto ed in ribasso ritorno energetico -nel lontano 1986 aveva ancora un senso, ma un quarto di secolo dopo, ... forse solo quello di dare un po' di soldi ai Francesi che ci costruiscono le 'nostre' centrali.

Certamente creerebbe un'ulteriore dipendenza dai paesi in cui si trovano i giacimenti di uranio; e la maggior parte non son in Europa.

Tra l'altro, ho trovato meditativo il fatto che il ns Governo, cosi' convinto del nucleare, decide ma non ce lo dice:
"Qualche giorno fa il consiglio dei ministri ha approvato i criteri per la localizzazione delle (future, ipotetiche) centrali  nucleari, ma si guarda bene dallo svelare dove dovrebbero essere costruite; non lo farà soprattutto prima delle elezioni."
Avra' mica qualcosa da nascondere?

O paura di qualcuno?
"13 regioni han detto NO al nuke, e di queste, undici (Campania, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Calabria, Liguria, Marche, Umbria e Basilicata) hanno fatto ricorso alla corte costituzionale contro la legge 99/09."
Inoltre anche due amministrazioni regionali "amiche" del governo hanno detto no al nucleare (e la Sicilia ci sta pensando):
  • In Veneto il presidente ha dichiarato che la regione non ha siti che possano ospitare centrali; in consiglio non è passata la mozione antinucleare dell'opposizione, ma persino la lega si è astenuta .
  • In Sardegna il consiglio regionale ha votato con 53 voti favorevoli su 54 un odg contrario al nucleare.

Ah gia', sara' la famosa sindrome di NYMBY -Not In My Back Yard- alias non nel mio giardino, da leggersi non a casa mia ... eh gia'!

Pensate un po', il no di 13 regioni, che rappresentano il 70% del territorio nazionale e il 68% della popolazione, qualcosa vorra' pur dire, non trovate?

In ogni caso, eccovi il link all'appello di Greenpeace,rivolto a tutti i candidati governatori chiedendo loro di difendere l'autonomia e le prerogative delle regioni.

Firmiamolo anche noi, cosi' per provare ad esercitare il diritto all'autodeterminazione e alla democrazia popolare, che tanti in tutti gli schieramenti affermano in questo periodo.

Se ci considerassero, sarebbe un ottimo esempio di federalismo.
REALE!

domenica 7 febbraio 2010

Il lavoro che non c'e' piu'

Mattina presto di un giorno lavorativo, in auto verso la stazione ferroviaria piu' vicina, passo verso una zona industriale, affollata fino a qualche mese fa di auto, ora solo da bandiere e striscioni dai colori differenti ma che rivendicano tutti 1 sola cosa: il LAVORO.

Eh gia'... non e' una novita', lo so.

Eppure oggi c'e' ancora tanta gente, troppa secondo me, che non 'soffrendo' la precarieta' lavorativa, non si interroga sui problemi oggi altrui ma domani chissa'; e quel che e' peggio, nemmeno sulle responsabilita' di questa situazione. E si abbandona al fatalismo dei Tiggi': c'e' stata (???) la crisi.

Davvero solo colpa della signora Crisi?
Tutto qui? L'accendiamo?

Sicuri che non vi siano cause nel sistema produttivo e di profitto attualmente in voga? Qualche 'falla' o 'errore' nel modello economico su cui si basa questo traballante ecosistema chiamato 'Terra' per caso non v'e'? Agli arguti lettori propongo qualche spunto, rimandandoli al post scriptum finale.

Intanto diamo un po' i numeri, guardando a casa nostra: secondo il Censis nel "Rapporto 2009 sulla situazione sociale del Paese", nel confronto annuo relativo al secondo trimestre '09, si legge che
"sono oltre 760 mila posti di lavoro persi in un anno per motivi legati alla sola crisi. ... Per l'esattezza,  sono 763 mila quanti, a causa della crisi, sono rimasti senza lavoro perché licenziati, messi in mobilità, per interruzione dei contratti o per chiusura dell'attività."
Ingrandendo la foto, si scoprono interessanti dettagli sulla composizione delle ex-forze lavoro:
"Un nucleo costituito prevalentemente da dipendenti (83,9%), uomini (56,4%), residenti al nord (42,8%) quanto al sud (37,0%)."
Ed estendendo analisi a chi occupato ma che lavora a regime ridotto, alla platea dei senza lavoro si aggiungono:
"circa 310 mila le persone che nella settimana in cui sono state intervistate non hanno lavorato, mentre circa 415 mila l'hanno fatto ma per meno ore del solito. Si tratta per lo più di lavoratori dipendenti, in Cassa integrazione o mobilità (quasi 350 mila) e sono concentrati soprattutto al Nord (65,0%), segno di come in quest'area del Paese stia registrando preoccupanti segnali di affanno".
Aggiungendo i dati dell'Istat relativi al terzo trimestre '09
"l'offerta di lavoro registra, rispetto allo stesso periodo del 2008, una riduzione di altre 222.000 unità. Tale risultato deriva da un'ulteriore caduta dell'occupazione autonoma, dei dipendenti a termine e dei collaboratori, cui si aggiunge una significativa flessione dei dipendenti a tempo indeterminato."
Considerando che e' proprio l'ISTAT a fornire questi dati, sempre cauto nel lanciare allarmi anche se lo stabile e' in fiamme, appare un quadro, no, non chiaro bensi' fosco. Alla faccia della s-venduta ripresa.

Infine, secondo Bankitalia, nell'ultimo trimestre dello scorso anno i disoccupati sono ulteriormente aumentati del 3,8% rispetto al trimestre precedente, ovvero di circa 72.000 unità in tre mesi.

Cio' che dovrebbe far riflettere e' il drastico calo occupazionale nelle regioni del Nord.

Ma per questo c'e' la soluzione made by Lega: " l'e' colpa dal negher". Ed i creduloni padani dietro a bersi l'amaro verde in-digesto.

I dati dell'ultima tornata elettorale, a livello Europeo x giunta, parlano chiaro:
"una delle cause perché i settori dei lavoratori votassero a destra e all' estrema destra era la grande insicurezza lavorativa e sociale che hanno tali settori, e che si percepiscono come minacciati dagli immigranti, con i quali competono per il posto di lavoro e per le risorse sociali." [luglio 2009]
Non trovo un articolo di qualche mese fa, dove si indicavano i nuovi flussi migratori, ora al rovescio. Si diceva che gli stranieri sopratutto non cittadini UE, rimasti senza lavoro, spesso precari e sovente non integrati, dato che oltre che senza una fonte di reddito erano percepiti come nemici, quando potevano, preferivano tornare ai loro paesi d'origine, col motto "poveri comunque ma almeno non considerati criminali"

Questi 2 dati dovrebbero far pensare, sopratutto in un paese sedicente 'cattolico' come e' l'italietta di questi anni: pronta a sfruttare gli altri finche' fa comodo, pronta a scaricare sugli stessi ogni colpa o responsabilita' del fallimento del proprio piccolo mondo.

APRITE GLI OCCHI!!!!!!!!!!!!!!!!!

PostScriptum: a chi volesse un approfondimento sul tema 'lavoro':
+ il rischio del  ricatto occupazionale
"Se la trasformazione dei lavoratori in individui mal pagati, di scarse pretese, duttili e condiscendenti rispetto ad ogni esigenza “superiore”, anche qualora in netto contrasto con i propri interessi, ha posto le basi per una migliore massimizzazione dei profitti, tale obiettivo può essere ulteriormente implementato attraverso la pratica del ricatto occupazionale che proprio sulle ali della crisi economica sembra trovare sempre più massiccia applicazione."
+ dov'e' finito il nostro lavoro
"Le nostre aziende hanno esportato la produzione in Cina, in Romania, in Bulgaria, in Polonia, in Brasile con la benedizione dei governi. Il guadagno ottenuto è finito nelle tasche degli imprenditori che hanno abbassato i costi di produzione e mantenuti invariati i prezzi. E i prodotti fabbricati all'estero, se progettati in Italia (quindi quasi sempre), hanno conservato il marchio Made in Italy"
+ cercasi idee sensate basate sulla realtà del lavoro
"Forse, sarebbe l'ora di considerare come aiutare le industrie di questo paese. Anzi: FORSE sarebbe l'ora di chiedersi come aiutare DAVVERO i lavoratori di queste industrie. Per far questo ci vorrebbe un piano sensato. Per aver un piano sensato ci vorrebbero idee sensate. Per avere idee sensate bisognerebbe avere un quadro sensato della realtà."

sabato 6 febbraio 2010

I Porcelli Mediterranei e loro simili

PIGS, in inglese, significa "porci" -vedi voce di Wikipedia. E' il nomignolo affibbiato dalla stampa anglosassone ai peones dell'economia nell'Euro: Portogallo, Italia, Grecia, Spagna. Ultimamente c'e' abbondanza di lettere 'I', PIIGS, per includere anche gli Irlandesi.

Vi confesso che prima dello scorso autunno, anch'io ignoravo l'esistenza di questa specie economica  mediterranea.

Accidentalmente, leggendo i post di blog che di economia ne masticano almeno un bel po' ['La Grande Crisi', IcebergFinanza', 'Mercato Libero', ...] mi son reso conto che se i maialini mediterranei rischiano TUTTI e 4 di finire arrostiti chi dal deficit fuori controllo, chi dall'eccessivo debito pubblico -il peggiore ahinoi e' quello Italico: oltre il 120% nel 2009-, non e' che in giro x il mondo economico i loro simili sian messi meglio: i porci di Sua Maesta'  arrancano a fatica nel proprio porcile; per non parlare di alcuni maialetti coperti dal petrolio di Dubai ... al punto che gli economisti americani hanno coniato un altro acronimo: "STUPID, come Spagna, Turchia, Uk, Portogallo, Italia e Dubai, che come si sa hanno qualche problema con il debito sovrano." [fonte: ilsole24ore]

Senti chi parla, verrebbe voglia di ribattere, senza scomodare acronimi x l'economia forse numericamente messa peggio in assoluto: quella degli States. Oltre 15.000 miliardi di $ come debito pubblico, consumi KO causa debito privato che continua a fagocitare nuove classi sociali, disoccupazione alle stelle, ...

Il dubbio e' che forse il sistema cosi' salubre non pare esserlo.
E peggio, temo che ci sia intenzionalmente la volonta' di distogliere attenzione dal potenziale principale problema, come dice Icebergfinanza in questo interessante blog sui Credit Default Swap
"E' possibile che qualche "monello" nelle sale operative della finanza americana, si stia divertendo a lanciare sassate sulle finestre di economie già di per se abbastanza disastrate, con evidenti crepe, nella struttura del debito, per allontanare l'attenzione da casa propria, per far dimenticare la trave che è ben presente nel proprio occhio."
Infatti, se e' vero che le disastrate economie europee citate tengono sul chi vive la finanza nella zona Euro, come riporta anche Soldi7 [fonte: Soldi7, n.870]
"In Europa sono i debiti pubblici degli Stati a tenere banco: dopo la Grecia, l'attenzione si sta spostando ora sul Portogallo. Anche la Spagna è sotto osservazione: tutto ciò sta generando la sensazione che comunque, in generale, i consumatori del Vecchio continente saranno chiamati a dei sacrifici, tirando la cinghia sui consumi e limitando, così, la ripresa."
E' pur vero che "nel mondo è in corso una dura gara a chi raggiunge il DEFICIT peggiore nel più breve tempo possibile..." come ci racconta Stefano Bassi nel post 'Boom boom debito Portogallo', realmente in buona compagnia: i conti pubblici sono in fuga ovunque e lo sono a ritmo accelerato.

A mio avviso e' ridicolo tuttavia nascondere alla gente la situazione in cui ci troviamo; e' piu' onesto trovare il modo di raccontare seriamente i fatti, ma necessiterebbe di una classe dirigente dell'italico paese meno interessata agli intrallazzi privati negli affari pubblici, e parimenti di una classe giornalistica col nerbo, che sappia scrivere secondo gli interessi dei lettori e non gia' degli editori.

Sopratutto oggi, che nel mondo finanziario si puo' tranquillamente affermare chi è senza peccato scagli la prima pietra!

Lascio al lettore come pensiero conclusivo nuovamente lo spunto di Icebergfinanza 
"Non mi avventuro in oceani misteriosi, di cui nessuno in realtà conosce i contorni, nessuna avventura nel misterioso dedalo di contabilità creativa degli stati sovrani, ma qualcosa non quadra in questa improvviso e perverso interessamento generalizzato. Non solo gli euroscettici si stanno divertendo, ma qualcuno, ama giocare con l'ombra del protezionismo, tutti per uno, ognuno per se."
PS: il diagramma 'a torta' riporta il contributo di alcuni paesi alla ricchezza Europea; vedete bene il peso dei piigs sull'economia di Eurolandia.[fonte www.soldi.it]

mercoledì 3 febbraio 2010

Fiat ... Dux

E' dallo scorso autunno che 'seguo' le mosse del Sig. FIAT, alias l'A.D. Sergio Marchionne.
Mi domando a cosa stia puntanto...

Che fareste voi se foste responsabili amministrativi di un'ente che fa del profitto la propria ragione vitale di esistenza -non che sia un crimine di per se', piaccia o meno son le leggi del mercato globale di questi ultimi decenni, poco importa se ha ridotto il mondo e noi a livello in cui ci troviamo.

Credo sia ovvio: si cerca di tenere la linea di galleggiamento, e potendo starci al di sopra con un certo margine.

Bene.

Dunque vediamo gli ingredienti base dell'affaire Fiat:
+ ci si e' gia' giocati a piu' riprese e con vari nomi [da 'rottamazione' a 'eco'] gli incentivi alla produzione industriale sovvenzionati dalle casse dello Stato: cio' aiuta in modo puntale, non certo su lungo termine;
+ ci si e' gia' giocati pure la Cassa Integrazione Straordinaria-che e' sempre un brutto colpo all'immagine, ma essendo male molto comune nel settore automotive, nel biennio appena alle spalle, era proprio un mezzo gaudio, forse anche un bel trequarti- naturalmente fu necessario il beneplacito del Governo x accedere ai fondi dello Stato preposti;
+ con acquisizioni di marchi esteri a prezzo di sconto e sovvenzioni altrui, si e' cresciuti a livello internazionale e potenziale forza del gruppo sul mercato;
+ nonostante le voci di 'ripresa',  il mercato e l'economia non rialzano la testa;

Domanda: che fareste voi se qualcuno dei vostri stabilimenti produttivi, x le ragioni piu' differenti, non e' competitivo con gli altri stabilimenti dello stesso gruppo altrove nel mondo -che detto in altri termini, e' un costo non ammortizzato, un peso sul bilancio aziendale?

Ovviamente, cerchereste di smantellarlo, chiuderlo.

A maggior ragione se aveste il sostegno della Sora Emma, il numero uno di Confindustria, perché "l'impianto non sta in piedi e il problema non è mantenerlo ma reimpiegare la forza lavoro",
Magari dopo averci fatto sopra un po' di ulteriore Cassa Integrazione Generale Ordinaria, che ogni azienda ha diritto di fare per un periodo di 1 anno su di un orizzonte temporale di 2 anni. E senza chiedere permesso a nessuno.

E dato che il tavolo su cui si gioca questa partita e' 'ampio', perche' non sfruttare gli eventi in calendario per portare a casa il piu' possibile?

Mi spiego:
Fiat annuncia: "Due settimane di cassa integrazione ordinaria per tutti gli stabilimenti del Gruppo Auto di Fiat, dal 22 febbraio al 7 marzo."

Qualcuno si accorge che gli stabilimenti son distribuiti in molte regioni in Italia, tra le quali: Piemonte Mirafiori, Campania Pratola Serra, Basilicata Melfi, Lazio Cassino, ... Guarda un po', tutte regioni in cui l'attuale governo e' in bilico per strapparle 'alla concorrenza' nella guida regionale ... proprio una preoccupazione dettata dall'alto senso sociale!

Chiaro, davvero una "cosa inopportuna" [Min. Scajola] avere tutti questi stabilimenti in cassa, a 2 settimane dall'evento clou della politica nostrana per l'anno in corso. E senza contare l'indotto, che nel solo Piemonte riguarda TUTTA la regione, dall'Ossola al Cuneese.

Un bel guaio, sopratutto x vendere la ripresa ai creduloni italici ... non trovate anche voi?

Menomale che c'e' una scialuppa di salvataggio sulla riconversione di Termini Imerese.

UNA sola? "Almeno   6-7 proposte che saranno esaminate dal ministero in un nuovo incontro il 5 febbraio"

Evviva arrivano i nostri! ... Nostri?

Una di queste pare esser la proposta Cinese: le societa' automotive con gli occhi a mandorla, dopo la Volvo da Ford e la Hummer da GM [i fuoristrada dell'esercito stellestrisce made in China!] si comprano anche Termini Imerese da FIAT?

Un'altra prevede la riconversione dello stabilimento su motori "verdi" secondo un piano italo-indiano.
Il partner "italico" e' il fondo di private equity Cape Natixis, gestito e presieduto dall'imprenditore di origine siciliana Simone Cimino. Essere acquisiti da un fondo non mi farebbe sentire troppo 'stabile'; sopratutto oggi, ed in terra Sicula.

Davvero un bell'affare, si tratta solo di capire x chi.

Per Marchionne, che si toglie un buco dal bilancio, ed un problematico sito produttivo; qualche dubbio in piu' sui benefici x le casse del ns sgangherato stato invece mi verrebbe.

Cosa non si fa per qualche elettor... pardon lavoratore in piu'!

lunedì 1 febbraio 2010

Agricoltura "moderna": + OGM x tutti

In questi giorni, in sordina as usual un'altra "pietra miliare sulla strada della modernita'": il Consiglio di Stato da il via libera alla sperimentazione di campi coltivati con seme geneticamente modificato.

Gli O.G.M. appunto.

E che diavoleria del progresso sono, 'sti ogm? La nostra biblioteca ha la sua risposta:
"Con il termine Organismo Geneticamente Modificato si intendono soltanto gli organismi in cui parte del genoma sia stato modificato tramite le moderne tecniche di ingegneria genetica."
In particolare si chiamano transgenici gli organismi che hanno ricevuto geni provenienti da specie differenti
E non e' una news del nuovo decennio ...

Infatti la UE, forse sotto la spinta delle multinazionali ha approvato da tempo la direttiva europea che autorizza i brevetti sulla materia vivente [direttiva 98/44] e quindi la diffusione degli Ogm, ritenendola utile e non dannosa. Salvo poi ammettere che la coesistenza di campi inseminati con sementi tradizionali con gli Ogm è impossibile e lasciato ai singoli Stati la decisione su come introdurre l'Ogm.
Non trovate una certa contraddizione, oltre che sbolognare la patata ai governi nazionali?

Chi produce gli OGM?
Un nome su tutti: 'Monsanto', una delle peggiori multinazionali nel settore agricolo: dai semi terminator, quelli buoni x 1 solo raccolto, a quelli 'zombi', ossia riconvertibili ma solo se trattati chimicamente -ovviamente con i loro prodotti chimici ...
Se volete saperne di piu', fate una prova: scrivete 'monsanto' su Google, e provate a seguire a caso uno dei innumerevoli link che vi verranno proposti, con tanti auguri.

Tornando alla cronaca: giusto ieri l'altro, il presidente onorario del Fondo per l’ambiente Giulia Maria Crespi, appena saputa della possibile sospensione della sperimentazione -ahiahinoi superata, come detto in apertura- dalle pagine del corrierone nostro, invitava alla cautela sull'utilizzo degli OGM .

Per (almeno) 2 ragioni differenti:

-1- Che prove esistono che facciano male alla nostra salute?

«Per saperlo con esattezza ci vorranno trenta o quarant’anni, ne ho parlato con gli esperti. Per il momento si privatizza un bene comune, perché il contadino che vuole utilizzare le sementi Ogm deve pagare una royalty a chi le produce, cioè le grandi multinazionali. Anni fa in India ci sono stati molti suicidi di contadini falliti perché si erano indebitati per questo e poi la siccità aveva compromesso i raccolti. Il contadino diventa dipendente delle potenti multinazionali, questo è il dramma ».
-2- Miglioreranno l’umanità?

«Intanto sappiamo che in Argentina grandissime superfici coltivate con gli Ogm sono diventate sterili. E che la Food and drugs administration statunitense ha dato un giudizio negativo. ... s'e' detto [Veronesi, nds] che con gli Ogm si può fare agricoltura biologica, dimenticando che se così si eliminano certi insetti come la piralide, poi ci vogliono anche i diserbanti, i concimi, gli anticrittogamici... »
Dunque, non sicurezza sulla salute dell'uomo e sull'ambiente e pericolosi effetti sulle superfici coltivabili -se mi diventa sterile, non cresce piu' erba ... altro che Attila ;-)

Altrove sul web si trovano ulteriori ragioni sulla possibile periocolosita' degli OGM:
- hanno promesso aumenti nei raccolti e riduzione dell’inquinamento chimico, promesse ribaltate (vedi rapporto nov. 09 di C. Benbrook: meno 10% nei raccolti e 4 volte più inquinamento da pesticidi);

- non migliorano la distribuzione di cibo nel mondo, ma sono una causa della fame nel mondo. I popoli dipendono da multinazionali votate al profitto, con la riscossione del diritto di brevetto (ad ogni ciclo riproduttivo della pianta) e con il controllo del mercato globale del cibo; 
L'accanito modernista lettore dira': "le solite lamentele degli anti modernisti" ...

Forse.

Ma dato che dovrebbero esser gli enti pubblici a decidere, x remissione di responsabilita' della UE, vediamo chi son gli anti modernisti di oggi:
- il ministro dell’Agricoltura Zaia [fara' il possibile x vanificare la sentenza del Consiglio di Stato];
- 41 Province e 2.446 Comuni e 16 Regioni;
- la Coldiretti (9.812 sezioni nelle 18 regioni e 568.000 agricoltori) e Carlo Petrini, presidente di Slow Food Internazionale;
- alcune 'operatori' commerciali del settore, quali la Coop, la maggiore catena Italiana di distribuzione alimentare o aziende di prodotti alimentari, come Barilla, Amadori, Bovinmarche, Fileni;
- Gianni Alemanno, già Ministro dell’Agricoltura e oggi Sindaco di Roma;
- e infine lo stesso Papa;

Gia', ci si mette pure Benedetto XIV, che scrisse nel 2009 con il documento: “Instrumentum laboris” per il Sinodo dei Vescovi Africani : "La campagna di semina di Ogm pretende di assicurare la sicurezza alimentare … Questa tecnica rischia di rovinare i piccoli coltivatori e di sopprimere le loro semine tradizionali rendendoli dipendenti dalle società produttrici di Ogm".

Evidentemente anche Sua Santita' avra' letto la Convenzione internazionale di AARHUS . O piu' semplicemente avra' fatto applicazioni pratiche di Agronomia, come lo scrivente da giovanissimo: vanga in mano si rivoltavano le zolle, si riempivano di letame animale raccolto nelle stalle, e quando 'conquistata' la fiducia di nonni e genitori, si gettavano le sementi, spesso recuperate dalla mia nonna dalle coltivazioni dell'anno precedente.

Mi diceva: "Quando pianti le patate, coprile con un leggero strato di terra, perche' possano SENTIRE le CAMPANE".

Altri tempi. Davvero cosi' peggiori?