Ognuno presto o tardi si fara' i conti in tasca propria.
Intanto cerchiamo di vedere come siamo messi. Gironzolando sul web si trovano siti autorevoli che ci indicano i numeri di base [dal blog 'Il Grande Bluff']:
Debito pubblico Italia: 1.890,6 miliardi ad aprile 2011 (Bankitalia) - Record assolutoFortunatamente per noi si trova anche chi i conti ce li ha gia' fatti. Basandosi su numeri arrotondati x semplicita', il grande 'Bimbo Alieno' riassume cosi' la faccenda:
Debito pubblico italiano collocato all'estero nel 2010 = 47% del totale (FMI)
ovvero 56,4% del PIL
PIL Italia 2010 in valore assoluto: 1.500 miliardi circa
vedi classifica PIL in dollari del FMI (Italia 8° nel Mondo)
Stima rapporto debito/PIL per il 2011 = 120.6% (FMI)
Stima rapporto deficit/PIL per il 2011 = 4,1% (FMI)
Stima Crescita percentuale PIL per il 2011 = +0,9%/+1% (FMI, Confindustria)
Economia non osservata (terminologia Istat...ovvero PIL sommerso) = circa 250-300 miliardi
Ricchezza Privata: 896 miliardi nel 2010 (Associazione Italiana Private Banking)
Ricchezza immobiliare in Italia (solo settore residenziale) nel 2008 = 6.200 miliardi di euro circa (dipartimento delle Finanze e dall’agenzia del Territorio)
Patrimonio immobiliare pubblico italiano = valore di mercato pari a 675 miliardi di euro (anno 2010?) con un rendimento dell’1% a fronte di costi di gestione del 2%.
(Fondazione Magna Carta)
- un PIL di 1500 miliardi € (che contempla già un “nero” stimato, non illudiamoci di avere degli extra non calcolati);
- un deficit (ovvero la differenza fra uscite ed entrate pubbliche) di 75 miliardi€ , ripeto: annui.;
- un debito accumulato negli anni di 1900 miliardi €;
Se non si interviene su quei 75 miliardi che ogni anno ci mancano, siamo costretti a fare nuovi debiti per trovarli. I nuovi debiti si possono fare quando il mercato è disponibile a fidarsi di te (e nel nostro caso lo è sempre meno) e quando hai un PIL che cresce, così da avere un rapporto debito/PIL che si mantiene più o meno costante.Interessante vero?
Invece a noi sta succedendo un’altra cosa: il PIL non cresce nemmeno nelle ottimistiche (per definizione) previsioni del governo, quello stesso governo che sembra voler emanare una manovra “lacrime e sangue, sì, ma dopo“.
Proiettiamoci al 2013:
Il tutto nella volutamente ingenua ipotesi che il deficit non si espanda.
- debito (75 mld annui moltiplicato 3 = incremento di 225 miliardi) arriva a 2125 miliardi
- PIL che sarà circa a 1550 miliardi
- debito/PIL: 137% ovvero situazione greca
Sara' per questo che dalle parte di 'Phastidio.net' non siano troppo entusiasti di questa manovra?
La manovra è pressoché tutta back-loaded, cioè punta su anni lontani e non nell’immediato (modello portoghese, in pratica), e questo era proprio il problema evidenziato nelle motivazioni di S&P sul negative outlook. Per questo motivo le probabilità di declassamento entro l’estate del rating italiano sono aumentate. Dopo il si del parlamento greco alla nuova austerità (vera o presunta), ci sarà una breve tregua, ma i problemi torneranno tutti dopo l’estate, eventualmente spingendo il governo italiano a riportare al 2012-13 alcune misure previste per il 2013-14, per evitare pesanti attacchi speculativi, che saranno esacerbati dai dati del Pil italiano, che dovrebbe posizionarsi sotto l’1 per cento di crescita.Dunque, economia balneare ... o forse economia da pagliacci.
Peccato che a rimetterci le palanche ed i servizi siamo sempre e solo noi
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