venerdì 1 luglio 2011

Economic Clowns

'Abbiamo fatto la miglior manovra finanziaria' ... degli ultimi 150 anni vorrei aggiungere. Ma non me ne intendo di economia e quindi lascio a chi ne sa qualcosa il giudizio.

Ognuno presto o tardi si fara' i conti in tasca propria.

Intanto cerchiamo di vedere come siamo messi. Gironzolando sul web si trovano siti autorevoli che ci indicano i numeri di base [dal blog 'Il Grande Bluff']:
Debito pubblico Italia: 1.890,6 miliardi ad aprile 2011 (Bankitalia) - Record assoluto
Debito pubblico italiano collocato all'estero nel 2010 = 47% del totale (FMI)
ovvero 56,4% del PIL
PIL Italia 2010 in valore assoluto: 1.500 miliardi circa
vedi classifica PIL in dollari del FMI (Italia 8° nel Mondo)
Stima rapporto debito/PIL per il 2011 = 120.6% (FMI) 
Stima rapporto deficit/PIL per il 2011 = 4,1% (FMI)
Stima Crescita percentuale PIL per il 2011 = +0,9%/+1% (FMI, Confindustria)
Economia non osservata (terminologia Istat...ovvero PIL sommerso) = circa 250-300 miliardi
Ricchezza Privata: 896 miliardi nel 2010 (Associazione Italiana Private Banking)
Ricchezza immobiliare in Italia (solo settore residenziale) nel 2008 = 6.200 miliardi di euro circa (dipartimento delle Finanze e dall’agenzia del Territorio)
Patrimonio immobiliare pubblico italiano = valore di mercato pari a 675 miliardi di euro (anno 2010?) con un rendimento dell’1% a fronte di costi di gestione del 2%.
(Fondazione Magna Carta)
Fortunatamente per noi si trova anche chi i conti ce li ha gia' fatti. Basandosi su numeri arrotondati x semplicita', il grande 'Bimbo Alieno' riassume cosi' la faccenda:
  1. un PIL di 1500 miliardi € (che contempla già un “nero” stimato, non illudiamoci di avere degli extra non calcolati);
  2. un deficit (ovvero la differenza fra uscite ed entrate pubbliche) di 75 miliardi€ , ripeto: annui.;
  3. un debito accumulato negli anni di 1900 miliardi €;
Se non si interviene su quei 75 miliardi che ogni anno ci mancano, siamo costretti a fare nuovi debiti per trovarli. I nuovi debiti si possono fare quando il mercato è disponibile a fidarsi di te (e nel nostro caso lo è sempre meno) e quando hai un PIL che cresce, così da avere un rapporto debito/PIL che si mantiene più o meno costante.
Invece a noi sta succedendo un’altra cosa: il PIL non cresce nemmeno nelle ottimistiche (per definizione) previsioni del governo, quello stesso governo che sembra voler emanare una manovra “lacrime e sangue, sì, ma dopo“.
Proiettiamoci al 2013:
  • debito (75 mld annui moltiplicato 3 = incremento di 225 miliardi) arriva a 2125 miliardi
  • PIL che sarà circa a 1550 miliardi
  • debito/PIL: 137% ovvero situazione greca
Il tutto nella volutamente ingenua ipotesi che il deficit non si espanda.
Interessante vero?

Sara' per questo che dalle parte di 'Phastidio.net' non siano troppo entusiasti di questa manovra?
La manovra è pressoché tutta back-loaded, cioè punta su anni lontani e non nell’immediato (modello portoghese, in pratica), e questo era proprio il problema evidenziato nelle motivazioni di S&P sul negative outlook. Per questo motivo le probabilità di declassamento entro l’estate del rating italiano sono aumentate. Dopo il si del parlamento greco alla nuova austerità (vera o presunta), ci sarà una breve tregua, ma i problemi torneranno tutti dopo l’estate, eventualmente spingendo il governo italiano a riportare al 2012-13 alcune misure previste per il 2013-14, per evitare pesanti attacchi speculativi, che saranno esacerbati dai dati del Pil italiano, che dovrebbe posizionarsi sotto l’1 per cento di crescita.
Dunque, economia balneare ... o forse economia da pagliacci.

Peccato che a rimetterci le palanche ed i servizi siamo sempre e solo noi

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