lunedì 6 dicembre 2010

In soccorso dei + forti...

Ventanni. I miei ventanni.

Ventanni passati in un lampo. Come quello accecante che ha cancellato i volti e le vite di 12 quindicenni dentro un'aula di un istituto scolastico statale nell'interland bolognese: a Casalecchio di Reno, presso la sede distaccata dell'Istituto Tecnico Commerciale "Salvemini", il 6 dicembre 1990.
Un aereo di addestramento fuori controllo ed abbandonato dal pilota si schianta sulla scuola e distrugge di fatto un'intera classe, la II A:
Deborah Alutto, Laura Armaroli, Sara Baroncini, Laura Corazza, Tiziana De Leo, Antonella Ferrari, Alessandra Gennari, Dario Lucchini, Elisabetta Patrizi, Elena Righetti, Carmen Schirinzi e Alessandra Venturi.
solo 4 loro compagni si salvano, nonostante le gravi ferite riportate.

Ventanni fa', giovane universitario, appena rincasato per pranzo appresi dalla radio la notizia del massacro; forse mi colpi' perche' tra i miei parenti piu' stretti avevo piu' di un coetaneo con le vittime.

Ventanni. Dodici morti, più di ottanta feriti, ma zero colpevoli, nessuno paga, con lo Stato schierato a difesa dei militari, contro le giovani vittime:
Una delle offese più grandi fu proprio la decisione dell’Avvocatura dello Stato, che tra una scuola statale e l’Aeronautica difese i militari. Quel pilota non fu neppure messo a terra nell’attesa del giudizio. Hanno fatto tutti carriera. Di mia figlia mi è rimasto il tragico ricordo di quel che rimaneva del suo corpo, quello choc vissuto al centro di medicina legale dopo una mattinata trascorsa tra l’angoscia e la speranza di ritrovarla ancora viva”. [dal padre di una delle giovanissime vittime] 
I governi ed i parlamenti sempre e solo in difesa del piu' forte, tra inermi cittadini e servizi segreti o apparati militari, sempre a favore di questi ultimi, persino quando 'non c'e' alcuna traccia di potenziale pericolo x l'essenza stessa dello Stato'.
Ormai da anni giace dimenticata in qualche cassetto del Parlamento la proposta di legge del senatore Walter Vitali per riconoscere il ruolo dei familiari delle vittime: un altro pessimo segnale che ci indica come a un certo Stato non interessino i cittadini, gran parte della classe politica pensa esclusivamente ai propri interessi”.[dal padre di un'altra delle giovanissime vittime]
Sempre i piu' deboli a soccombere, sempre e solo la vita di chi non ha nulla da perdere, perche' semplicemente e' gia' di natura indifeso, ad esser quella che ha il prezzo minore e quindi quella con cui pagare...

Ventanni, che non sono neanche 'Trenta', come per Ustica o Bologna, e son sicuramente meno dei 'Trentasei' di Brescia o gli oltre Quaranta' di Milano, neccessari ai parenti delle vittime x restare a mani vuote.

Ventanni. Dove sono stati in questo tempo i principali attori delle querelle politiche di questi ultimi mesi? Dov'erano i 'difensori dei diritti dei cittadini' in Parlamento in questi squallidi ultimi 20 anni?
Lo squarcio oggi, nell'aula della memoria
Vi lascio con 2 'articoli', indovinate dove li ho presi? ;-)
Art. 24.
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
          ...
Art. 28.
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.

PostScriptum
Quell'episodio contribui' a rafforzare l'idea, all'epoca latente, che si potesse servire lo Stato in modo alternativo al mero utilizzo di strumenti bellici. E pure in modo piu' formativo per la persona.

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