lunedì 2 agosto 2010

Un giorno d'estate rubata


"Quel giorno era 'diverso': gia' per strada, al rientro dalla spiaggia per pranzo le assistenti di squadra erano, come dire, silenti e forse tristi. Non che non ci controllassero, ma ci chiesero con voce meno 'autoritaria e forte' rispetto alla routine, di esser piu' buoni e tranquilli, bravi come dei piccoli ometti sanno fare. 
Nel refettorio della colonia c'era nell'aria qualcosa di strano. Non saprei come spiergarlo, ma il nostro casinaro vociare era assente, qualcosa lo aveva come bloccato: le inservienti tra i tavoli non erano disponibili alle battute o a riprenderci per i pasticci che insieme 12 squadre di ragazzi negli anni della scuola dell'obbligo erano consueti fare; poco prima la nostra direttrice ci aveva indicato che era successo qualcosa di grave in Italia in quella giornata, per cui ci era stato chiesto di esser meno turbolenti e piu' disciplinati rispetto alle nostre abitudini, come forma di rispetto.
E noi lo fummo! Le ragioni ci furono spiegate nel corso della giornata, sapete i bimbi son curiosi ... Nonostante la nostra giovane eta', fummo in grado di intuire la gravita' ed il peso dell'evento; e tutti, in quella giornata, dettimo un sapore diverso ai nostri giochi: mancava la vivacita' tipica delle nostre giornate di vacanza da bambini.
A sera arrivo' la notizia che tra le vittime c'era una ragazza che l'anno prima era stata assistente nella colonia; sebbene non me ne ricordassi il volto, io ero tra i bimbi presenti in quel turno.
...
Fu' un giorno di estate rubata" [1]


Son passati 30 anni, i familiari delle 85 vittime chiedono ancora 1 volta, come sempre, che emerga la verita': la piu' grave delle stragi che hanno colpito la nostra nazione e' ancora in attesa di qualche barlume di giustizia, anche solo uno spiraglio di luce che renda chiaro l'insensata "giustificazione" per un atto criminale senza uguali nella storia Italica!

E da qualunque angolo lo si guardi, tutti i responsabili di questa nazione, a qualunque livello, che si son succeduti in questi 30 anni di amministrazione ed uso del potere, hanno negligenze di cui vergognarsi. Quando non gia' delle colpe: almeno per pressapochismo e disinteresse, se non per copertura o peggio, per trame eversive -loro o di 'amici fidati'


L'Italia non e' mai DESTA!


cliccate la foto x ingrandiere: leggete l'eta' delle vittime e fermatevi a pensare

Note dell'autore:
[1] Questo racconto viene da un mio 'personale' conoscente, del quale per motivi di privacy non ne rivelo il nome. Ma ad ogni anniversario, e ne son passati di anni dalla prima volta che lo formulo', e' sicuramente il piu' ingenuo eppur diretto modo, molto personale, di 'fare memoria' della peggiore pagina della nostra storia repubblicana.

4 commenti:

M.D. ha detto...

Bologna 2 Agosto 1980 ore 17,30: arriva il Presidente Sandro Pertini.
Si reca in Rianimazione all'Ospedale Maggiore e dopo la visita, dice ai cronisti: "Signori, non ci sono parole. E' terribile, siamo difronte all'impresa piu' criminale che sia mai avvenuta in Italia. Ho visto il corpo di due bambini, un bambino ed una bambina stanno morendo. Come si fa a parlare?"

Gia' ...

Oggi, a 30 anni di distanza, c'e' ancora qualcuno che, col 'cu pin da pan' direbbero dalle mie parti, sostiene la validita' del Segreto di Stato sui documenti ancora non disponibili.

...

Ogni tanto mi assale un'impeto rabbioso di Vendetta!

Axel C.Bianco ha detto...

@ M.D.

capisco la tua rabbia, e non mitiga il fatto che siano troppi gli stolti che parlino a vanvera

i miei nonni dicevano che "per capire bisogna provare", ma non e' certo una cosa da augurare a nessuno

A 30 anni dalla Strage, con gli assassini ormai liberi, ed i mandanti ancora secretati nei documenti non divulgabili, i rappresentati fantoccio delle istituzioni italiane, certamente poco libere, hanno fatto bene a non venire; per 2 ragioni:
1) almeno si son sentiti solo applausi, ancorche' amari;
2) e' stata una pubblica dichiarazione di DISINTERESSE;

Erano troppo presi, i ns politici, con le loro commedie e baruffe teatrali.

Anonimo ha detto...

E' vergognoso che la verità non venga mai a galla
Fabio

Axel C.Bianco ha detto...

@Fabio

"Un Paese che rinuncia alla speranza di avere giustizia ha rinunciato non soltanto alle proprie leggi, ma alla sua storia stessa. Per questo severamente, ma soprattutto ostinatamente, aspettiamo"
[dal messaggio del sindaco di Bologna, nel primo anniversario della strage alla Stazione, il 2 Agosto 1981]

La verita' storica e' emersa: fu una strage Fascista.

La verita' giuridica ha stabilito chi furono gli autori materiali e chi compi' i depistaggi.

Mancano le ragioni di tutte queste azioni, per capire CHI e PERCHE' si voleva coprire.

Hai ragione: ora aiutiamo gli altri, anche chi allora non c'era, a RICORDARE, e pretendere la completa verita'