giovedì 2 dicembre 2010

Taglia tutto ma non il Finanziamento ai Partiti!

Nel post 'Ricatti e Falsita'' un lettore ci ha fornito uno spunto utile a nostro avviso per esemplificare l'operato della nostra classe-casta politica.

Analizziamolo insieme.

Si pone l'accento sul seguente emendamento presentato nei lavori parlamentari di discussione del DDL universita':
Emendamento Calgaro - Tabacci con cui veniva chiesto di destinare PARTE dei fondi attribuiti al finanziamento pubblico dei partiti a favore delle politiche universitarie.
Come il lettore suggeriva, ci pare una richiesta correlata [=in parlamentarese, emendamento] di buon senso e di acume amministrativo, che non andava a modificare in nulla l'impianto della legge, e sopratutto non andava a modificare i capitoli di spesa gia' previsti, ossia non si aggiungevano dei costi.

Pensate un po' che colpo di immagine avrebbe potuto esser x il grande comunicatore di Arcore: "Il Governo del Fare e' vicino all'Universita': pensate abbiamo persino tolto dei soldi presi dalle vostre tasse, ed invece di darli ai partiti, li abbiamo dati alle universita'". Magari infarcendo il tutto con qualche vocabolo tipo "liberta' " op "riforma" op "popolo" et similia.

E ancora, Boss(ol)i avrebbe potuto esclamare: "Grazie alla forza della Lega, abbiamo dato i soldi del popolo all'universita', togliendoli al malloppo dei partiti di Roma ladrona!"

Gia'.

Peccato che gli esiti delle votazioni siano andate in un modo leggermente differente:
TUTTA la LEGA, tutto  il PDL tranne1deputato, il 75% dei UDC-Casinisti, il 32% dei F(L)iniani ed il 24% dei deputati PD tra cui DALEMA, FASSINO e l'ex-sindacalista D'ANTONI,  ed oltre i 2/3 del Gruppo Misto, hanno votato contro (o si son astenuti) la proposta di DEVOLVERE  parte dei soldi delle nostre tasse, utilizzate attualmente x finanziare i partiti, a favore delle universita'.[1]
Come dire:
'Ai partiti toccagli tutto, ma non il finanziamento pubblico, la loro unica ragione di vita'.

Non si puo' che condividere il pensiero del nostro lettore, il quale riassumeva questo fatto cosi':
I soldi delle NOSTRE TASSE, anche nei momenti di crisi e nonostante il viavai sui tetti delle universita' a formale sostegno dei ricercatori e tante belle parole sul rilancio-riforma universitario, NON SE LI TOLGONO. Qui non c'era in ballo la tenuta del governo o l'essenza della legge stessa, bensi' solo un'azione di buon senso a margine del DDL... invece tutti, o in parte in tanti[1], a seguire i dettami del capobranco!
Come si diceva all'inizio, un esempio di come 'i nostri dipendenti in parlamento' siano a servizio dei loro partiti, dimenticando l'essenza della parola 'politica': basta subire i furti dei ns soldi e dei servizi x la comunita' dei cittadini ad esclusivo vantaggio dei partiti.

E se divulgassimo questo messaggio?

A vous!

Attention Please:
Ribadiamo che non si intende analizzare la proposta di riforma, anche perche' ad una prima lettura pare 'infarcita' di punti aperti che dovrebbero esser chiusi con decreti attuativi e successive disposizioni ministeriali aggiuntive: tutta roba che 'statisticamente' impiegherebbe qualche anno per capire ove e come si vuole andare a parare.
Insomma, a noi oggi suona piu' come uno strumento di quadratura di bilancio invece che di riforma del sistema universitario;e con tempi molto lunghi prima che razionalmente si possa valutarla e quindi sbandierarla come una effettiva riforma.

Note
[1] Ad onor della cronaca v'e' un gruppo parlamentare che ha sostenuto compatto questo emendamento -proposto da gente del gruppo misto x altro-, lo trovate al link di cui sopra: siete tutti capaci di vedere chi sia, non vorrei esser travisato, non sto facendo proselitismo

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