giovedì 14 ottobre 2010

La Ricerca Scientifica: successi Tagliati?

Nei giorni successivi l'equinozio autunnale in molte piazze italiane s'e' vissuta 'La Notte dei Ricercatori' - si veda ad esempio i link ai siti trentino, emiliano e piemontese.

No, non per celebrare la loro fine, bensi' per cercare di suscitare interesse da parte della gente comune verso le attivita' della ricerca scientifica e dei suoi protagonisti. Carina l'idea e la realizzazione. Se vi capitasse di non saper cosa fare, fateci un salto la prossima edizione.

Alcuni amici fisici particellai erano in attesa di qualcosa di speciale; conoscendoli intuivo che c'era qualcosa di importante che bolliva in pentola...

Qualche giorno dopo uno di loro mi chiama e mi dice: 'Abbiamo fatto poker: l'Italia ha la responsabilita' dei 4 principali esperimenti sul fascio di LHC al CERN'.

Intuivo la sua felicita', anche se pensavo che la chiamata si riferisse a qualcosa scoperto dai rivelatori soggetti al fascio: si parlava di materia del 'Big Bang' solo pochi giorni prima.

Quando mi ha girato la nota del suo istituto di ricerca, l'INFN, ho capito a cosa si riferisse:
"Quattro italiani sui quattro più grandi esperimenti dell'acceleratore Lhc al Cern di Ginevra. Pierluigi Campana, dirigente di ricerca dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati, è stato eletto al coordinamento internazionale (spokesperson) di Lhcb.
Dopo Fabiola Gianotti (spokesperson di Atlas), Guido Tonelli (Cms) e Paolo Giubellino (Alice) la fisica italiana coglie un altro riconoscimento al suo valore internazionale, confermandosi una delle più importanti scuole del mondo."
E cosi' mi son messo alla ricerca di notizie sui principali media nazionali. In effetti non era roba da tutti i giorni. Indovinate l'esito: avevo trovato solo questo link.
Oggi ho avuto la conferma che non era proprio una notizia di quelle divulgate con solerzia e premura.

Eppure, come dice nell'articolo Marco Cattaneo, direttore responsabile del mensile 'Le Scienze', questa responsabilita' potrebbe avere aspetti molto significativi
“Nel caso si facessero delle scoperte di un certo rilievo, il Nobel andrebbe in primis al coordinatore. Il che significa aver ‘prenotato’ un riconoscimento così importante. Ma soprattutto vuol dire che la comunità scientifica internazionale riconosce alla Fisica italiana in quello specifico campo un livello e una qualità assolutamente fuori dal comune”
Cio' nonostante il sostegno alla ricerca scientifica in questo Paese non pare brillare. A cominciare dalla strombazzata riforma delle universita' e relativi tagli. Cattaneo, non si sottrae dal sostenere una necessaria riforma,
“ma che venga fatta nei termini dettati dalla Gelmini e che i tagli siano fatti in maniera orizzontale è a mio giudizio una cosa folle. Ci vanno di mezzo alcune facoltà che funzionano benissimo, soprattutto quelle scientifiche: qui ci sono piccoli numeri e anche solo quattro soldi in meno fanno la differenza. Mettiamoci anche un po’ di burocrazia in più e si va a soffocare non la parte dell’università ‘baronale’, che vive per conto suo in altro modo, ma quella sana”.
Sull'argomento fa pensare e colpisce per pacatezza, fermezza e preoccupazione, la nota apparsa sul sito del Politecnico di Torino, dove il Rettore, il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione dichiarano che:
"sono consapevoli che le condizioni economiche del Paese, aggravate dalla recente crisi finanziaria, richiedano alle Università di contribuire al contenimento della spesa pubblica, con un modello di governo più efficiente, una razionalizzazione dell'offerta formativa e una maggiore capacità di competere sul piano delle risorse per la ricerca e per la formazione con le migliori Università italiane ed europee.
Non possono però esimersi dall'esprimere la profonda preoccupazione dell'Ateneo perché le persistenti e reiterate politiche di tagli alle risorse destinate al sistema universitario potrebbero non consentire di mantenere gli attuali livelli qualitativi della ricerca e della formazione." 
E si conclude esprimendo condivisione e solidarietà ai molti ricercatori che non hanno accettato la titolarità di insegnamenti nell'attuale anno accademico.

In questo sito ci siamo gia' occupati di ricerca scientifica, nel post 'La RICERCA: costo o investimento', analizzando le ragioni per sostenerne i costi e le attivita' di indagine.

E' davvero singolare, se non addirittura paradossale, che a fronte di elevate qualita' della ricerca scientifica Italiana, riscontrate praticamente ed attestate in campo internazionale, si intervenga 'a gamba tesa' con la scure della riduzione dei costi, senza badare dove cada la mannaia.

Non si venga a raccontare la favola della spesa eccessiva: si noti che la spesa per la ricerca in totale in Italia è poco più dell 1% del Pil. E quella dedicata alla ricerca pubblica Universitaria, nel 2009, è di circa lo 0.3% del prodotto interno lordo.

Se davvero si volesse recuperare dei fondi a favore della ricerca scientifica senza introdurre alcun ulteriore prelievo fiscale, vi e' un modo.

Come indica Pietro Cambi sul blog 'Crisis',

Semplicemente tramite una imposta addizionale del 10% su lotterie e giochi, da utilizzare per i fondi destinati alla ricerca universitaria.
In questo modo, conti alla mano basati sulle entrate delle varie lotterie e grattaportafogli, si verrebbero a creare circa 150-200.000 posti di lavoro nell'Università per giovani ricercatori.

Pensate cosa si potrebbe fare con l'effimero sogno di chi rincorre la dea bendata; e ad esser creativi, ci si potrebbe pure spendere un po' di pubblicita' progresso sopra:  'Se giochi anch'io vinco: 1 lavoro utile pure x te!'

Chissa' se qualche nostro dipendente in Parlamento possa avere un'idea al riguardo?
E magari farsene un vanto alle prossime elezioni...

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