sabato 6 marzo 2010

Quer pasticciaccio brutto der voto Regionale

In queste ore s'e' consumato l'ennesimo 'pasticciaccio': gabbata l'ennesima regola, s'e' studiata la 'patacca' per sistemare le cose.

Blogger piu' intelligenti dello scrivente hanno gia fornito utili ed ironici spunti meditativi al riguardo, a cui vi rimando: Felice Capretta in 'Italiani eterni secondi', Debora Billi in 'Il caso Polverini e il repentaglio della democrazia', Pietro Cambi in 'La fine della democrazia ed il non-sense', e Carlo Bertani in 'Lettera aperta a Sua Maestà, Vittorio Emanuele IV'

Leggeteli, con calma, qualunque sia il vostro punto di vista sulla vicenda; il confronto non puo' che aiutare ad aprire gli orizzonti del proprio pensiero.

Vi lascio una piccola esperienza personale.

Centro storico di una grande citta' metropolitana del nord, terzo weekend di saldi stagione 2010. Attira la mia attenzione la presenza di 2 gazebo chiaramente elettorali; mancavano 2 mesi e mezzo alle elezioni, e questi volenterosi erano gia' in piazza x la raccolta delle firme, per giunta in una giornata cosi' fredda! Mi avvicino, noto le 2 liste, il 'Movimento 5 Stelle' -note ai piu' come le liste di Beppe Grillo- e 'La Destra'. Penso "ci tengono davvero se son in piazza anche con questo freddo" e dal punto di vista 'sportivo' augurai loro che ce la potessero fare.

Lo meritavano vero?

Restando sul campo della sfida, facciamo uno step back ai recenti Giochi Olimpici: pensate se l'atleta 'presunto favorito' in una competizione sportiva non venisse iscritto dalla propria federazione entro i termini stabiliti dal regolamento! Addio speranza di medaglia, anche se avesse avuto la miglior prestazione stagionale 'all times'... e non c'e' interpretazione e ricorso che tenga!!!!

Condivido chi ha scritto che 'senza pidielle sarebbe una farsa' [Metro, del 5 Marzo u.s.].
Sopratutto perche', senza la presenza di tale lista, non si sarebbe in ogni caso potuto 'aggiustare i numeri' secondo i dictat del capo al potere.

Speriamo che, messa l'ennesima toppa nella groviera del rispetto delle regole che si chiama Italia, chi sta al potere si ricordi almeno di chiederci scusa.

Non ci spero piu' di tanto, troppa arroganza in chi esercita il potere, e troppo servilismo in giro x il paese...


Dimenticavo: le 2 liste protagoniste del racconto son presenti nella competizione della regione per cui avevano raccolto le firme. E senza sconti o leggi 'ad Listam'.

Ad ogni lettore che pensa di amare la meritocrazia, ci faccia un pensierino.

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