lunedì 15 marzo 2010

Analfabetismo Sociale

Tempo fa avevo scambiato punti di vista con 1 giovane collaboratore circa la capacita' della gente a comprendere un articolo di giornale, analizzare dei numeri in modo critico o ad interpretare correttamente un diagramma come quello qui riportato:


Analizzandolo appare che circa il 65% della popolazione viene classificata come composta di "analfabeti" o "semianalfabeti" funzionali. Significa che non sono normalmente in grado di decifrare un messaggio che non sia di semplicità estrema, o comunicato nel modo piu' diretto e semplice possibile.

Alla base di questi numeri ci possono esser tante ragioni, alle volte la 'fortuna di poter farsi una cultura' come dicevano dalle mie parti e' appunto stata elitaria.

E come si vede dai dati -non aggiornati ma nemmeno cosi' arcaici- la quota di popolazione che necessita di informazioni piu' semplici ed immediate e' quella raggiunta unicamente da cellulare e TV.

Non che questo sia un male di x se.

L'autentica carognata sarebbe se, a fronte di una qualsiasi forma di influenza da esercitare sulla gente, il potere sfruttasse scientemente i media a piu' alta penetrazione sociale per costruirsi il consenso. Sopratutto verso chi non ha la capacita' di comparare le notizie con altri mezzi informativi meno immediati.

Fortunatamente in questo paese non c'e' nessuno che potrebbe esercitare una forma di controllo cosi' assoluta su canali televisivi a diffusione nazionale. Minimo dovrebbe possederli in toto; inoltre, dovrebbe esser sospesa la pluralita' dell'informazione, che ne so, per legge, o per decreto, o financo x telefonata.

Un amico mi ha indicato il seguente video su youtube: provate a dargli un occhio, in fondo e' veloce e diretto come mamma TV.

Il personaggio principale pare affermare:
"Uno studio corrente dice che la media del pubblico italiano rappresenta l'evoluzione mentale di un ragazzo che fa la seconda media e che non sta nemmeno seduto nei primi banchi"

Nessun commento: