domenica 24 gennaio 2010

TAV: NO agli sprechi, SI al servizio pubblico

Oggi' e' la giornata delle manifestazioni contro e pro TAV; messa in scena tra Torino e Valle Susa (TO); interessi in gioco elevati: i soldi delle nostre tasse, il buco di bilancio delle EffeEsse e quelli nelle montagne, gli impatti ambientali e, dulcis in fundo, i pochi che beneficieranno di quest'opera, i costruttori!

Per la cronaca rimando ai tanti media principali che saranno al solito a favore dell'opera; qui, ai miei esigui lettori, riporto una sintesi delle ragioni del gruppo di "Ambiente Valsusa", da 18 anni in prima fila a costruire la coscienza civica della gente del territorio, creando informazione partendo dai dati stessi dei Committenti dell'opera: le nostre adorate EffeEsse.

Lo so che non va di moda ascolare le minoranze, ma sopratutto a chi il treno non lo utilizza mai eppure si schiera a favore di quest'opera, senza avere altre fonti di info che non i TiGGi', il CorSera o il Sole24ore spudoratamente 'pro', invito ad un'attenta lettura.
Liberate il cervello da pregiudizi e meditate.

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"Questi i principali dati tecnici, economici ed ambientali sconosciuti alla gran parte delle persone:

Utilità - La linea attuale internazionale tra Torino e Modane è utilizzata al 30% della sua reale capacità ed anche l'autostrada è utilizzata per meno del 50%
Previsioni Traffico - Le previsioni di traffico dei progettisti finora si sono rivelate errate. Si basano sul concetto della crescita infinita che prevede per ogni punto di PIL in più una crescita dei traffici di 1,4 punti. La linea attuale secondo le stime doveva essere satura già quest'anno, la cosa non è avvenuta. La crescita continua non esiste ed il trasporto di merci diminuisce costantemente e di conseguenza le necessità di trasporto.
Secondo LTF la linea futura troverebbe una stabilità di bilancio con 40 milioni di tonnellate di merci all'anno trasportate. La linea attuale ne può trasportare almeno 20 milioni. Ne vengono oggi trasferite 4,8 milioni. Anche trasferendo tutto il traffico merci autostradale sulla ferrovia attuale si arriverebbe ad un utilizzo della ferrovia attuale di circa il 50% della sua capacità

Costi - Mauro Moretti, AD di Trenitalia ha dichiarato che il costo a preventivo della linea è di 120 milioni al km, 3/4 volte in più rispetto ai costi medi francesi (vedi articoli Il Sole 24 ore del 13 gennaio corrente). Inoltre i costi a preventivo aumentano in genere di 2,3 volte a fine lavori. L'Italia ha anche sottoscritto un accordo economico per cui la parte internazionale sarebbe a carico del nostro paese per il 65%.

Finanziamenti - I finanziamenti della UE di circa 600 milioni oggi in ballo servirebbero essenzialmente per gli studi. Le azioni a garanzia dei territori portate avanti sotto forma di petizioni dai cittadini ed amministratori locali a partire dal 2004 sono ancora aperte presso la UE e riguardano la mancanza condivisione del progetto, i rischi sanitari per i territori, i rischi ambientali

Tempi - Ammesso che si potesse mai realizzare tale linea ci vorrebbero almeno 20 anni di cantieri. Durante questi anni i costi aumenterebbero e tutto il traffico ferroviario dovrebbe essere trasferito per lunghi periodi sull'autostrada poiché la costruzione della nuova linea coinvolgerebbe anche la vecchia bloccandola di fatto. Non è stato finora valutato l'aspetto logistico ed i costi sociali di queste eventuali scelte, allo stesso modo non è stato fatto un rapporto costi benefici per la nuova linea

Acqua - Il rapporto COWI commissionato da UE e LTF denuncia la perdita sicura di acqua nel caso di realizzazione gallerie nel massiccio Ambin. Questa perdita sarebbe pari al fabbisogno di 1.000.000 di persone ogni anno, per sempre. Le aree della collina morenica e dell'Orsiera non rientrano nel calcolo

Calore - I progetti Alpetunnel chiariscono che all'interno della galleria ci sarebbero 50 gradi (gradiente termico). Bisognerebbe lavorare in quelle condizioni con presenza grisou, radon, uranio, almeno 17 faglie con rocce in movimento, grandi quantità d'acqua in forte pressione. Poi ci sono rocce inconsistenti, laghi sotterranei e pressioni altissime. Nessuno ha oggi la certezza che la galleria lunga di 57 km sotto alle Alpi sia realmente fattibile, né si conoscono i costi reali di costruzione ed eventualmente di gestione

Molti altri gravi problemi esistono, sono previsti o potrebbero nascere ex novo in fase di realizzazione, altri scaturirebbero da un cambiamento delle condizioni di mercato presenti fra 20 anni, quando gli ottimisti prevedono di veder conclusa l'opera. Come se non bastasse l'investimento necessario sarebbe colossale ed ora è chiaro, totalmente caricato sulle spalle dei cittadini. Tanto ci sentiamo obbligati a comunicare. Chi crede veramente nel progresso si tenga informato."
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PS: E se il nuovo lettore giustamente dubitasse e volesse lasciarsi interrogare, rammento gli "articoli ed i numerosi link" su questo argomento qui gia' pubblicati:
[1] Necessita', ragioni economiche ed alternative possibili;
[2] Effettivo trasporto delle merci;
[3] Costi: loro incremento e chi se li accolla

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Illuso

La gente s'attacca a tutto pur di giustificare qualsiasi cavolata, compreso un bel po' di soldi pubblici sprecati in una qualsiasi opera inutile o meno che sia.

Viviamo nel mondo del "tanto che cce' posso fa' io?"

Anonimo ha detto...

Pensa che oggi manager di azienda m'han detto frasi da arrampicatori sui vetri dell'irrazionalita', tipo "chi e' contro quest'opera e' contro il progresso"

E relativamente a Turin city "gli capita cio' che gli capita perche' e' tagliata fuori dal mondo"!

Gia' perche' ci son tante di quelle merci in Padania da spostare in giro x l'Europa ...