venerdì 15 gennaio 2010

Trasporti: TAV, ma quanto ci costi!

Stiamo per addentrarci nel periodo delle promesse vacue e degli spot altisonanti: inizia la campagna elettorale per le amministrative.

Un terreno comune su cui si scatenera' la caccia al consenso, in apposite regioni, provincie e citta' interessate, sara' la spassionata ressa politica pro Treno Alta Velocita'

In questo periodo di crisi -un giorno non c'e' piu' ma il successivo ritorna, giusto per evitare di mantenere qualche promessa sul taglio tasse- come ogni buon padre di famiglia dovrebbe fare, avrebbe un senso contenere i costi, tagliando le spese inutili o non strettamente necessarie

Il lettore sa come e' messo il deficit Italico in questo periodo; forse non sa che su tale deficit incide pure l'essersi accollata la voce di spesa dei debiti TAV per un totale [tra il 1996 al 2006, nds] di 44miliardi di Euro, come testimonia il seguente documento della Corte dei Conti

Pensate un po' quanto possa incidere sulle manovre finanziarie dei vari governi succedutisi alla guida di questo scalcinato paese.

Se qualcuno volesse fare un confronto con i costi dei tracciati x AV di altre nazioni rispetto le tratte italiane, gli lascio quest'altro documento. Tra l'altro l'attento lettore notera' che in Italia molti appalti siano gestiti dal gruppo FIAT!!!!! -altro che incentivi x l'automobile, mega contratti x infrastutture pubbliche!

I costi "scappano" e nessuno lo ha mai detto?  ERRATO.

Sull'aggiornamento dei costi dei progetti prioritari TEN-T, esiste uno studio commissionato dal Parlamento europeo -titolo originale: “Update on the Costs of The Ten-T Priority Projects”.
Come si nota gia' ad inizio 2008 informava che era già stato registrato un forte incremento dei costi relativi al Progetto Prioritario n. 6 Lione – Torino – Trieste - confine ucraino rispetto le stime del 2004.

Ho trovato interessanti riscontri numerici, che vi propongo. Voi leggetelo con calma.

In merito all'aumento dei costi:

"Il costo totale a preventivo stimato nel 2004 era di 38,1 miliardi di €, il costo totale a preventivo stimato nel 2007 è di 52, 6 miliardi di €, l’incremento per ora registrato è di 14,5 miliardi di € pari al 38,2%. Su questa linea sono già stati spesi (fino al 2006) 7,8 miliardi di €, restano quindi da spendere (dal 2007) 44,8 miliardi di €. Il finanziamento dell’Unione europea per il periodo 2007-2013 è previsto in 1,3 miliardi di €, pari a solo il 2,6 % del costo totale (stima 2007)."
Sulla ricaduta sociale di tali "investimenti(?)" sul bilancio dei Paesi interessati
"Tutto ciò non serve che a nascondere l’essenziale: i 400 (o 600 o 800) miliardi di euro previsti per questi investimenti contribuiranno a poco o nulla allo sviluppo economico dei Paesi dell’Unione europea, ma sicuramente aumenteranno le imposte o l’indebitamento dei Paesi che ne “beneficeranno”. Oppure si faranno a danno di spese pubbliche più utili come l’istruzione e la ricerca. Da una parte l’Unione europea impone agli Stati membri la riduzione delle spese pubbliche e del debito (parametri di Maastricht, N.d.R.). Dall’altro lato, attraverso questi faraonici progetti di trasporto decretati “prioritari”, l’Unione europea spinge verso spese pubbliche e l’indebitamento. E’ difficile non vedere una contraddizione."
Fate vobis. I conti, intendo!

E se all'accanito lettore non basta, un'anteprima della prossima puntata: un link ad un sito che raccolglie notizie e documenti che ben dipingono, nel tempo, il quadro degli intrecci perversi tra ciò che è diventato il mestiere dei politicanti in questi anni, l'imprenditoria più o meno sana ed il "ramo costruzioni" della malavita organizzata. Intrecci realizzati per spartirsi il denaro pubblico che l'affare più grande d'Italia (la rete ad "Alta Velocità") ha già messo e sta tuttora mettendo in circolo.

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