sabato 12 dicembre 2009

Tutti giu' per Terra

La cronaca globale, nel senso di interesse al globo terreste, ha il suo epicentro a Copenhagen, capitale di uno tra i piu’ piccoli paesi Europei ma tra quelli con la piu’ alta attenzione all’impatto dell’uomo sull’ambiente –es banale: il principale mezzo di trasporto in uso e’ la bici! E non dall’altro giorno.

I media del nostro piccolo mondo, ciascuno a suo modo, sta raccontando la propria versione degli incontri; chi secondo gli interessi del relativo proprietario e chi seguendo la propria coscienza.

Probabilmente qualche cronista subira’ l’influenza della terra di Amleto e cosi’ si trovera’ nel dilemma: “esser professionalmente onesto o non esser infedele agli interessi di chi mi paga lo stipendio”.

Vedremo, leggeremo e giudicheremo.

C’e’ una cosa che mi colpisce: il gioco delle percentuali!

“Ti do il 30% in meno entro il 2050”, che si scontra con chi propone “No, voglio il 15% in meno entro il 2030”, e chi rilancia “meglio il 25% entro il 2040” …

Pare che i “grandi” della terra stiano facendo un gioco di societa’, un cocktail tra un risiko sulle emissioni di anidride carbonica ed un poker d’azioni da intraprendere per contenerle: la posta in gioco sarebbe salvare “nostra sorella madre terra”, eppure sembra che l’obiettivo di ogni partecipante al tavolo sia la riduzione delle misure e dei costi a carico del proprio paese.

Mi ricorda una nave che sta andando dritta contro un Iceberg, mentre coloro che si trovano nella cabina di comando stanno litigando su quando deviare dalla rotta e sulla potenza dei motori perche’ non si vede bene quanto sia grande la massa di ghiaccio che sta andando loro incontro! Ma vogliamo toglierci immediatamente dalla traiettoria con i motori alla massima potenza? A scampato pericolo potrete disquisire sulle dimensioni del ghiaccio, sempre che siate ancora interessati.

Cosi’ qui: non mi interessa sapere se il mare si innalzera’ di 1,5m o di 3m entro 20 o 50 anni a causa dell’Effetto Serra e del surriscaldamento; il dato di fatto, e lo state implicitamente riconoscendo anche voi, e’ che il livello delle acque crescera’, quindi e’ ora di agire, subito: avete speso un sacco di soldi nostri per salvare le banche private nell’ultimo anno, ed ora state tergiversando sul salvare il pianeta.

Provate a pensare in questo modo: prima evitiamo il collasso alla Terra –ahime’ non abbiamo quella di scorta- e prima potrete ritornare a fare le vostre porcate nel mondo economico-finanziario.

Scongiuriamo il pericolo con azioni serie, facilmente misurabili e controllabili da tutti, dando fiducia ai geologi, ai fisici ambientali, ai biologi marini, a tutti gli “scienziati ambientali” e quindi assecondate le loro richieste. Solo dopo potrete valutare se avessero avuto ragione i pessimisti, gli ottimisti o gli economisti

In un “nuovo mondo” basato su di un utilizzo equo delle risorse del pianeta ed un rispetto dell’ambiente, credo che nessun popolo, degno di chiamarsi “Sapiens”, sentira’ la necessita’ di lamentarsi  coi propri governanti per questo.

Non lo credete anche voi?

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