mercoledì 16 febbraio 2011

Dite sia la data?

Tra i vari 'diversivi' proposti nei gg scorsi dai nostri 'figuranti allo sbaraglio' che ho trovato interessante quale esempio di conti che non tornano -e non si sta parlando di scomparse tra casate nobiliari- v'era quello circa la necessita' di celebrare il primo insediamento del Parlamento del Regno d'Italia.

Facciamo una fondamentale premessa: mi domando quale senso abbia oggi, con l'Italica nazione ridotta in questo Stato, ricordare tale ricorrenza.

Non saprei indicarvi come fosse l'allora assemblea. Forse meno rappresentate dell'abusata oggi presunta "sovranita' popolare", certamente devota a qualcuno in voga all'epoca, magari massonica tanto quanto l'odierna, chissa' se altrettanto corrotta, ma sicuramente meno intrallazzata e prone con la criminalita' organizzata rispetto l'attuale -sapete, se era diffuso il brigantaggio un po' ovunque il territorio fosse poco o per nulla controllabile, certamente non era ancora divenuto uso e costume il meccanismo del "do ut des" tra l'amministratore politico di cio' che e' di pubblico interesse dei cittadini ed il ricettatore mafioso, imprenditore in affari privati, troppo spesso organizzati criminalmente con gravi metodi intimidatori.

Seppure la Storia la scrivano i vincitori, per antichi studi primari, e' ammissibile supporre che tra i rappresentati del Regno in tale assemblea vi fosse ancora qualcuno spinto da 'alti ideali'.

Oggi, anche dalla lettura della "morigerata e controllata cronaca" sui media mainstream, il dubbio sull'esistenza di tali figure e' piu' che lecito...

L'ho fatta lunga, andiamo al sodo.
Guardate queste date proposte dal calendario solare 2011
  • Sabato 1 Gennaio - Giornata della Pace
  • Lunedi' 25 Aprile - lunedi' dell'Angelo
  • Domenica 1 Maggio
  • Domenica 25 Dicembre -Natale Cristiano-Cattolico
Gioco-ovvieta': si invita il lettore a scoprire cos'hanno in comune tra loro?

Esatto! Festivita' che cadono su altri giorni festivi o di riposo.

La mitica Sora Emma ci racconta che introdurre un nuovo giorno festivo 1 tantum costa "fino a 4 miliardi di euro per le imprese", con grave danno per la produzione.

Dato che non si conosce il metodo applicato lo si da per buono, proviamo ad applicarlo al caso duale: per ogni giorno di festivita' sovrapposta ad altre, si risparmiera' la stessa cifra.

Dunque, nel caso questo grande parlamento sappia decidere con prontezza su questa fondamentale questione economico-produttiva per il paese, vi sarebbe appunto uno schiacciante 4-1 [*] pro danee' risparmiati in favore dei nostri imprendi-produci-evasori.

E pure nell'ipotesi di bilancio trimestrale, quello in corso, statisticamente sempre il peggiore o quasi in quanto sconta il picco produttivo e di vendite per gli acquisti natalizi, si chiuderebbe in un salomonico pareggio.

Credo che, se proprio uno volesse seriamente rilanciare l'economia in questo paese, non si aggrappa certo al calendario; magari puo' prendere esempio da qualcun altro che, nonostante la crisi, ha saputo cavarsela meglio, come per altro indica ad esempio un tal Mario Draghi, diciamo uno non troppo lontano dall'oligarchia finanziaria globale.

Sarebbe meglio esser piu' schietti ed onesti, ma occorrerebbe avere un altro DNA, un altro nerbo ed un'altra assemblea di pubblici uditori. Dunque, un altro Paese!

Note:
[*] Il lettore se preferisce puo' leggerlo all'algebrica maniera: 4-1=3 gg di cucuzze risparmiate.

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