venerdì 30 aprile 2010

Vinti e vincitori

Ad un mese dalle amministrative regionali si puo' fare da buoni ultimi un'analisi a freddo dei risultati elettorali.

Si voleva capire chi fossero i vinti e chi i vincitori.

Per una volta si e' in sintonia con l'attuale primo ministro: 4 regioni strappate alla concorrenza 'sa di vittoria'... O almeno di sconfitta dell'avversario. Nulla da eccepire.

Leggendo bene i dati pero' si trovano numeri interessanti. Scopriamoli insieme.

La nostra analisi si limita alle Regioni 'nordiche' soggette al recente giudizio popolare[1].
Questo perche' oltre ad esser quelle a piu' alta affluenza, sono soprattutto quelle in cui vi era maggior omogeneita' di liste: in tutte vi erano le liste della Lega ed in 4 su 5 vi erano le liste del 'Movimento 5 Stelle'. Tecnicamente significa miglior rappresentativita' dell'elettorato e maggior coerenza di analisi.
Si invita il lettore a fare i confronti relativi al dato nazionale[2].

I dati qui presentati ed elaborati provengono dal sito del Min Interno.
Si invitano i lettori al riscontro nelle tabelle qui di seguito fornite.

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Legenda: '1' significa 'regionali 2005' - '2' significa 'regionali 2010'

Il 'primo' partito: l'astensione!
Su oltre 20 milioni di potenziali elettori, oltre 7 milioni non si son recati alle urne, riducendo ulteriormente di oltre il 10,5% il rapporto tra votanti ed aventi diritto rispetto 5 anni prima. Guardando il grafico precedente si scopre la forte distanza tra coloro che si son astenuti e coloro che hanno espresso una preferenza x un raggruppamento: nemmeno la somma dei voti pdl+pd raggiunge il 'popolo di chi non trova rappresentanza'.

La vera notizia al riguardo, a ns avviso, e' che questo dato ha 'fatto notizia' sui media; anche se solo x le 24/48 ore seguenti la chiusura delle urne.


I vincitori: in ordine 'di apparizione'

+ Lega Nord: quasi raddoppia i consensi 'vedendo ora da vicino' alleati e antagonisti; inoltre nelle 3 regioni 'nordiche' in cui vince la coalizione di governo, impone ben 2 suoi uomini al comando: la presenza sul territorio dei gazebo in ogni sagra o mercato di paese paga!

+ Italia dei Valori: raccoglie oltre 4 volte i consensi precedenti, ovvero la miglior prestazione percentuale in assoluto sul voto; e questo nonostante il netto calo di elettori ed il nuovo ingresso del Movimento 5 Stelle [in Liguria amplifica di 6 volte i risultati rispetto '05, guarda caso il '5 Stelle' non c'era...];

+ Movimento 5 Stelle: ottiene il 4% sul totale delle 4 regioni in cui si e' presentato, con 2 consiglieri sia in Piemonte sia in Emilia Romagna [qui al 7%!]; non male x l'unica lista 'apparsa' sui media solo a spoglio in corso e con campagna elettorale fatta quasi esclusivamente su internet; forse la sua presenza ha contenuto l'emorragia di votanti ai seggi?

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Legenda: '1' significa 'regionali 2005' - '2' significa 'regionali 2010'

I vinti: chi si consola (???) e chi no!

+ PDL: qualche consigliere di maggioranza in piu' -vittoria in Piemonte- e' una magrissima consolazione per aver perso ben il 16% dei voti rispetto al 2005 [ed il 22% in Veneto in particolare], nonostante il raggruppamento con l'elettorato di Alleanza Nazionale; al nord subisce il dictat della Lega, che toglie 1 governatore alle 'scuderie' di Arcore imponendo i propri, e dal punto di vista della rappresentanza ne sente il fiato sul collo;

+ UDC: il cambio di alleanze paga solo in Liguria [+10%], complessivamente pero' perde consensi in modo significativo e sensibile: solo da imputare al calo di elettori?

+ PD: l'ennesima caporetto! Perde 1 regione e 800mila voti -in Piemonte il matrimonio DS con Margherita e' fallimentare, ma nelle altre regioni gli 'eredi' del progetto dell'Ulivo subiscono un calo significativo; che dire, forse e' ora di cominciare a pensare ad una 'Questione Settentrionale'!

Dati relativi al 2010

I dubbi
Le 'finte preoccupazioni' sulla bassa affluenza personalmente fanno riflettere sull'effettiva rappresentativita' del voto espresso, e sulla relativa spartizione di poltrone.

Propongo i seguenti spunti:
1) i voti espressi sommati in ambito di coalizione, ad esempio pdl+lega, sono nettamente inferiori ai non votanti -ref tabella sulla rappresentativita', voti validi su 1000 elettori;
2) la ripartizione percentuale dei seggi, con premio di maggioranza proporzionale su singolo turno, e' x costruzione un meccanismo non rappresentativo: porta una minoranza al potere;

Domanda: non avrebbe maggior senso [=minor danno x la democrazia] un doppio turno come x i comuni e le province?
 
Inoltre: guardando i 'pesi' dei vari 'concorrenti in campo' e' evidente che c'e' qualcosa in distonia con i dati nazionali.
 
A nostro avviso c'e' anche 1 Questione Settentrionale da capire. E da affrontare.

E' riduttivo associarla al solo 'federalismo fiscale', e' insufficente relegarla al ricatto di parte nei giochi dell'elite al potere.
 
 
Note:
[1] Al lettore che ne fara' esplicita richiesta, e' possibile inviare i fogli di calcolo con i dati elaborati e dettagliati delle 5 regioni prese in esame.
[2] La cartina riassume la situazione regionale attuale nel paese. I colori si riferiscono al partito del Presidente della Regione: blu (PdL), verde (LN) e celeste (MpA) x coalizioni di centro-destra; arancio (PD), rosso (SEL) x coalizioni di centro-sinistra, e grigio (Autonomie) x coalizioni di autonomie locali di centro-sinistra.

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