domenica 25 aprile 2010

Sulle Regole

Oggi ricorre il 65-esimo anniversario della "Liberazione".

[un consiglio, seguite i link qui di seguito proposti]

Come qualcuno sa, tra il 25 ed il 30 Aprile 1945 nella maggior parte delle citta' del Nord-Italia la gente, che solo pochi mesi prima festeggiava ancora i 'fasci littori', accoglieva festosa le formazioni partigiane del "Corpo Volontari della Libertà” che sfilavano nei corsi, celebrando simbolicamente la fine del regime fascista e dei patimenti e sofferenze imposti dall'inutilita' della guerra.

Sulle ceneri di quel periodo e di quel Paese e' nata la nostra 'Costituzione': le regole fondamentali x la Repubblica.

Oggi, qualcuno pensa che sia obsoleta e vuole 'modernizzarla': in altre parole CAMBIARLA. Magari a suo uso e consumo.

In universita' i docenti piu' illuminati, consigliavano a noi studenti di non 'smetter di porci domande x capire le radici di un problema'; affermavano che la via migliore x risolverlo era comprenderlo, scovare cosa non quadrava, capirne i limiti, e solo dopo pensare alla strada migliore sistemarlo.

Cosi', di fronte alle troppe pecore che oggi invocano il riscrivere le regole solo perche' lo abbaiano un paio di cani pastore di razza ignota, mi son domandato: quali regole? E sopratutto, cosa dicono le regole che qualcuno vuole cambiare?
 «La giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole. Se non le comprendono tendono a eludere le norme, quando le vedono faticose, e a violarle, quando non rispondono alla loro volontà. Perché la giustizia funzioni è necessario che cambi questo rapporto.»
L'incipit qui sopra e' tratto dal simpatico saggio, "Sulle Regole" di G.Colombo, utile secondo me a trovare un po' di spunti di meditazione.

Personalmente ho capito di NON COSCERE la nostra Costituzione, e cosi' prima di esprimermi circa i suoi contenuti, ho deciso di comprenderla, o almeno di conoscerla.

Credo che riscoprire il senso profondo delle regole che stanno alla base della nostra convivenza civile; ritrovare il punto di riferimento dei valori di base, a cui si ispirano la distribuzione di diritti e doveri nostri e di chi ci amministra o legifera; conoscere le opportunità e gli obblighi per ogni cittadino, siano le migliori occasioni x celebrare la  libertà cosi' di moda oggi e 'di bocca in bocca abusata'.

Ed anche di difenderla.

Come? Almeno leggendola, virtualmente insieme, un po' x volta....

[Dal sito del Quirinale:]


PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1.

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

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