giovedì 15 aprile 2010

Lui non ci sta! E tu?

Capita a volte che alla luce del sole, ben in evidenza davanti ai nostri occhi, vi siano dei ‘meravigliosi’ spunti meditativi in grado di squarciare le oscurita’ del nostro pensiero.

Purtroppo spesso portiamo occhiali con lenti tenebrose che offuscano la vista, distorcendo la realta’ che si propone a noi. Cosi’ non cogliamo l’essenza delle cose, delle piu’ semplici e concrete. E peggio, ci ingegniamo a deformarne i contenuti per personali secondi fini, per lo piu’ inutili.

Anch’io non ne sono immune, sia chiaro.

Trovo stupefacente il contenuto della lettera dell’imprenditore bresciano che ha pagato la mensa dei bambini del proprio paese, esclusi dall’amministrazione comunale dai pasti x recuperare i debiti dei genitori.

Stupefacente non nel senso narcotizzante del termine, bensi’ nel creare la sorpresa che ti lascia un segno dentro, qualcosa su cui meditare. Volendolo.

E trovo stolto ed idiota qualunque forzata chiave di lettura diversa dai suoi profondi e semplici contenuti: essere un documento disincantato che racconta perfettamente la miseria di questa Italia. E la sua dignità.

Vi assicuro che su vari blog pubblicanti tale lettera ne ho trovati di idioti, troppi!

Vi invito alla sua lettura, nella sua versione originale pubblicata sul Corriere.

I miei ‘amici’ Nomadi sintetizzerebbero cosi’: “Ieri impegna l’Oggi nel Domani”.

Auspico anche a voi di avere il rammarico x non esserne stati, anche solo in parte, l’autore.
Sono certo che almeno uno dei quei bambini diventerà docente universitario o medico o imprenditore, o infermiere e il suo solo rispetto varrà la spesa. Ne sono certo perché questi studieranno mentre i nostri figli faranno le notti in discoteca o a bearsi con i valori del «grande fratello».

Il mio gesto è simbolico perché non posso pagare per tutti o per sempre e comunque so benissimo che non risolvo certo i problemi di quelle famiglie. Mi basta sapere che per i miei amministratori, per i miei compaesani e molto di più per quei bambini sia chiaro che io non ci sto e non sono solo.

Postscriptum:
Triste e’ constatare che l’Italietta che gli sta intorno abbia dovuto costringerlo alle ‘solite’ precisazioni qui pubblicate. Rifiutando elegantemente la ribalta meditica televisa "perchè quello che penso su questo argomento è tutto scritto nel documento e credo che ci si debba occupare delle idee prima che delle persone".
Eppure senza il pattume italico odierno non ci sarebbero questi lampi abbaglianti di dignitoso senso alla Vita.

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