giovedì 27 maggio 2010

Articolo 21

No, non si tratta di  un nuovo gruppo musicale -che vista la competenza dello scrivente nel settore potrebbe pure esistere...

E non e' neppure un nuovo settimanale. Eppure con la stampa qualche cosa vi ha a che fare...

Eh gia', e' proprio lui: uno dei piu' illuminati e 'calienti' riferimenti Costituzionali con cui si definisce e regolamenta la Liberta' nel nostro Paese: quella di espressione!

Leggiamolo insieme

Dal Titolo Primo, Rapporti Civili

Art. 21.

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

...
 
Un po' bistrattato oggi. Non ci credete?
Guardate, ingrandendola,  la seguente mappa:
Liberta' di stampa anno 2010 [da Freedom House]
 
Nessun errore: per il secondo anno consecutivo Freedom House conferma la non piena liberta' di stampa per l'Italia.

Unici nell'europa occidentale ad esser parzialmente liberi e distanziati da alcune nazioni dell'est Europa, quest'anno scendiamo a 33 punti, al 72-esimo posto a pari livello di Benin, India ed Hong Kong, mentre si sono fatte sotto Timor Est, Serbia, Namibia e Bulgaria.

Pensate, la terza nazione piu' popolata d'Europa NON E' totalmente libera!

Chissa' perche'?
"Negli ultimi mesi il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi ha moltiplicato le pressioni sull’informazione e gli attacchi alla libertà di stampa.

Il premier italiano non tollera le inchieste della stampa libera sugli intrecci tra la sua vita privata e la sua funzione pubblica e per questo ha reclamato risarcimenti milionari da due quotidiani nazionali e querelato altri quotidiani francesi e britannici."
L'articolo della famosa organizzazione non governativa internazionale che agisce da 25 anni in difesa della libertà di stampa in tutto il mondo, continua rimarcando che negli ultimi mesi si sono anche moltiplicati gli episodi di pressione sulla tv statale.
''Il premier e i suoi consiglieri cercano, inoltre, di influenzare la scelta dei giornalisti a cui verrà affidata la conduzione di alcune trasmissioni politiche e, in altri casi, mettono in campo minacce dirette nei confronti di giornalisti ritenuti scomodi. Comportamenti che stridono all’interno dei confini dell’Europa libera, ma che sarebbero ben accolto in uno dei tanti regimi della nostra Terra. Comportamenti che poi vengono presi ad esempio da alcuni sodali del Premier italiano, come successo recentemente al Tg1, dove tre giornalisti non allineati con la linea politica della direzione sono stati cacciati dalla conduzione."
Dalla spartizione della TV pubblica da parte dei partiti, alla dittatura mediatica: la sudamericanizzazione del BelPaese, anche dal punto di vista televisivo.

In aggiunta RSF Italia indica che ci son anche una decina di giornalisti che lavorano sotto protezione della polizia. Incluso il piu' famoso, Roberto Saviano.
Le minacce, le lettere anonime, i pneumatici tagliati, le vetture incendiate sono centinaia. Tutti gli scrittori che scrivono sui gruppi mafiosi sono stati prima o poi sotto sorveglianza. Lirio Abbate, 38 anni, corrispondente a Palermo per l’Ansa e autore del libro “I Complici” vive anch’egli sotto protezione della polizia. Lo stesso vale per Rosanna Capacchione. Da più di vent’anni questa giornalista di 48 anni, che lavora per il Il Mattino, il principale quotidiano di Napoli, scrive e denuncia i crimini della Camorra, come Saviano è ricercata dal clan dei casalesiIl loro lavoro, con tutti i rischi che comporta, è ben lontano dal ricevere sostegno dal capo del governo.
Del resto cosa aspettarsi da uno che afferma "in Italia c'e' fin troppa liberta' di stampa"?
In effetti non siamo ancora diventati 'viola', come nella terra del suo amico Putin...

Sara' per questo che il nostro 'Divo' ipotizzava il carcere per i giornalisti?

Ogni lettore mediti come ritiene piu' onesto ed in assoluta liberta' di coscienza -magari si rilegga pure l'Art.21.

Come chiusura vi lascio il pensiero della terza carica del ns scalcinato Stato, secondo il quale, a penalizzare il settore dell’informazione, c’è  un problema tutto italiano:
In Italia non esiste più l’editore puro, ma si tratta di imprenditori o gruppi, che, all’interno del loro business, hanno anche l’informazione. Questo crea un problema in termini di pluralità dell’informazione”.
Che avesse ragione don Lorenzo Milani [tratto da 'Esperienze Pastorali']:
«E qual'è mai il giornale che scrive per il fine che in teoria gli sarebbe primario cioè informare o non invece per quello di influenzare in una direzione.» 

2 commenti:

fabio ha detto...

http://crisis.blogosfere.it/2010/05/quel-che-non-vi-hanno-detto-sulle-intercettazioni.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blogosfere-244+%28Crisis%29

Il primo commento e' da incorniciare

Il "diritto di cronaca", per essere tale, va esercitato. I media italiani nemmeno sanno più cosa sia.

Axel ha detto...

Grazie Fabio

Ho trovato interessanti anche i commenti:
+ '9' di cui metto un estratto x me piu' significativo:
"i poveri cristi hanno avuto e avranno sempre da preoccuparsi delle intercettazioni occulte (vedi il caso Tavaroli) ma più che altro del poliziotto di turno, che magari ti scambia per un ultrà e ti fa saltare due denti, oppure ti porta in questura per un tocco di fumo e non ne esci più."
+ '24' con ottimi spunti economici ...

Saluti
Axel