venerdì 14 maggio 2010

Il buco nero

ADDENDUM: chi volesse tracciare l'evoluzione della macchia nera, ad oltre 1 mese dall'incidente ancora senza tappo, non ha che da seguire il link qui sotteso: 'Track the oil spill'

Nuvole nere 'fumo di Londra' o forse meglio 'cenere vulcanica islandese', maree nero pece-petrolio, ... si vede che il nero va in voga in questo periodo in giro x il globo, e quando non lo fa madre Natura, lo tinge la stoltezza dell'uomo

Vi invito a scorrere l'utile e molto esplicativo disegno a fianco: mette in luce il costo ambientale, la 'perdita x il sistema produttivo' in termini di galloni di greggio finiti a distruggere l'ecosistema del Golfo del Messico, i costi sia in termini di vite umane sia in termini ambientali ...

Ahinoi, temo tuttavia che il paragone con il peggior disastro ambientale usato come sommo riferimento nella figura -affondamento della Exxon Valdes- temo sia un tantino sottovalutato

Se intanto la BP non sa che pesci pigliare, pardon, come il petrolio tappare, e c'e' chi gli propone l'utilizzo del botto 'atomico', appare ogni giorno che passa l'enorme difficolta' tecnica delle trivellazioni off-shore -leggasi, in mare molto aperto- e dei notevoli rischi ambientali e non solo che questo comporta!

E' chiaramente un altro limite al consumo energetico basato su fonti fossili.

Vi lascio una lettera di 'gente che sa il proprio mestiere', come invito e spunto x riflettere su qualcosa di differente

Mi sa che quelli di ASPO hanno parecchie ragioni, non solo nell'analizzare il molto probabile picco di produzione petrolifera.

Voi che ne dite?

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