venerdì 23 dicembre 2011

Dissennando sul presente italico...

L'altro giorno leggendo un buon commento al rapporto del Centro Studi di Confindustria, mi ha lasciato di stucco sopratutto il seguente passaggio
"ricaduta in recessione dopo poco più di due anni di lenta ripresa, specie in Italia, rimanda sott’acqua i conti di molte aziende, che corrono il pericolo di sparire. L’elevata disoccupazione può lievitare ulteriormente, colpendo consumi già deboli. Di fatto, comunque vada, il 2012 é ormai compromesso nell’Eurozona e in Italia"
Deve ancora inziare il nuovo anno ed e' gia' dato per spacciato!

Ed il giorno seguente, seguendo una trasmissione radiofonica ed il suo questionario live sulla paga oraria, vengo a scoprire che gli stipendi, tra i piu' bassi tra i paesi dell'Europa che conta, sono fermi al palo da 10 anni!

Del resto, chi frequenta i distretti industriali del nord Italico, lo sa benissimo in che paludi si navighi; e per chi non lo sa si lasciano alcuni link:
E tutto questo naturalmente non da ieri.

Ci si avvicina ad un nuovo anno dai contorni un po' foschi, se e' vero che anche le 4 principali economie emergenti non se la passano bene, e c'e' chi dice che non siamo nemmeno agli inizi

In effetti prima c'e' ancora da passare il Natale.

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