giovedì 7 aprile 2011

L'Altro che sei tu!

Le cronache di questo periodo sui flussi migratori 'eccezionali' che coinvolgono la 'frontiera Mediterranea' di Eurolandia, suscitano molti pensieri, parecchi dubbi e poche amare certezze.

Si trovano proclami risolutori in stile antico impero littorio ed azioni incoerenti di troppi quaquaraqua', sia tra i confini nazionali e sia nei salotti buoni dell'Europa che conta, impegnati a giocare cinicamente allo scarica barile -a scanso di equivoci, non si tratta di greggio, seppure il color scuro predomina anche x questo genere (umano!) di 'pacco'.

Mi verrebbe da porre una semplice domanda: dove stanno oggi le radici cristiane cosi' in voga non molto tempo addietro?

Tranquilli, questo e' solo uno dei dubbi di cui sopra.

Leggevo l'altro giorno un post di Debora Billi su Crisis dove analizzava la correlazione tra lavoro ed immigrazione, ponendo l'accento sul salario

L'abile giornalista afferma:
La percezione di molti (italiani) è corretta: "Gli stranieri ci portano via il lavoro", sento dire da padri di famiglia di periferia che fino a ieri facevano i muratori e ora stanno a spasso, mentre il rumeno ha preso il loro posto.
Bene, se questo e' vero, forse occorrono altri particolari requisiti:
"Alloggiare in tuguri pericolanti, dove nemmeno i cani randagi vanno più a dormire. Senza acqua, né luce, né igiene. Lavorare dalle sei del mattino alle dieci di sera. Ed esser pagati, quando pagano, quindici, venti euro al giorno. Chi protesta viene zittito a colpi di spranga."
Dato che all'italico lettore 'colpisce' solo il profumo dei soldi, provate a domandarvi chi oggi sia in grado di vivere con 15 op 20E/giorno, rigorosamente in nero: con max 500E/mese servirebbero spese molto contenute, non trovate?
Che fare? Vivere in venti persone in una catapecchia senza servizi igienici, mangiare quel che si trova, avere come unico mezzo di trasporto il furgone del caporale che ti preleva e riporta dal campo di lavoro pagandolo, naturalmente a tue spese. E conviene evitare le proteste.

Ed esser disposti a tutto per trovare lavoro, compreso consegnare al caporale una ragazza -meglio se la propria donna- da far 'giacere col padrone', per usare un linguaggio evangelico.

Un pelino al limite della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo...

A fronte di queste 'offerte di mercato' sembra chiaro che gli stranieri siano quelli che prendono le paghe che gli italiani non vogliono rassegnarsi a prendere.

Almeno per ora.

E questa e' una certezza!

...

Lo spunto?

Lascio qui sotto un pensiero di Kahlil Gibran, fatelo vostro

L'ALTRO

Il tuo prossimo
è lo sconosciuto che è in te,
reso visibile.
Il suo volto si riflette
nelle acque tranquille,
e in quelle acque, se osservi bene,
scorgerai il tuo stesso volto.
Se tenderai l'orecchio nella notte,
è lui che sentirai parlare,
e le sue parole saranno i battiti
del tuo stesso cuore.
Non sei tu solo ad essere te stesso.
Sei presente nelle azioni degli altri uomini,
e questi, senza saperlo,
sono con te in ognuno dei tuoi giorni.
Non precipiteranno
se tu non precipiterai con loro,
e non si rialzeranno
se tu non ti rialzerai.

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