venerdì 20 maggio 2011

TAV: l'insostenibile leggerezza del ritorno sugli investimenti

Torniamo ad uno dei nostri argomenti preferiti, i trasporti pubblici: la sostenibilita' del loro sviluppo, e la razionalita' della relativa spesa.

Facciamolo partendo dal punto di vista azionario. Guardate la seguente figura -click col mouse x ingrandirla
Evoluzione nel tempo delle azioni x Eurotunnel
[elaborazione dati di LegaAmbiente Valsusa]
Parole di parte, obiettera' qualcuno.
OK, non condivido ma lo concedo; allora che ne dite di quanto afferma il futuro direttore della banca centrale Europa, al secolo Mario Draghi:
“Infrastrutture: rischio di sprechi, non c'è programmazione, manca la valutazione costi-benefici.” 
“L'incertezza del quadro finanziario ostacola un'adeguata programmazione degli interventi, ne incentiva la frammentazione per avviare simultaneamente il maggior numero possibile di opere, con conseguenze negative sulla capacità di portarle a termine entro i tempi stabiliti”. Dunque, ha rimarcato Draghi, “in assenza di una valutazione sistematica dei costi e dei benefici dei singoli progetti non c'è garanzia che quelli approvati rappresentino la soluzione più efficiente e funzionale al conseguimento degli obiettivi dell'intervento pubblico
Il nostro sparuto gruppo di lettori iniziale conosce la nostra opinione al riguardo, frutto di una documentata analisi.
Qui sotto si rimarcano i punti salienti, che hanno dimostrato razionalmente quanto l'intera tratta del corridoioV, ed in particolare della tratta alpina Torino-Lyon, sarebbe un'opera:

- inutile, in quanto non giustificata da ragionevoli previsioni di traffico merci e passeggeri

- dal costo insostenibile tutto a debito della spesa pubblica e proiettato sulle generazioni future erodendo ulteriormente risorse utili per scuola, sanità, pensioni e stato sociale
- con un successivo bilancio di esercizio in passivo da ripianare sempre mediante la spesa pubblica
"Manca un sistema di bilancio con obiettivi pluriennali per le grandi categorie di spesa e rimangono da definire pienamente gli strumenti di coordinamento tra i diversi livelli di governo". [Mario Draghi]
 - che favorirebbe la crescita dell'intreccio perverso partiti-imprenditori-mafie: un cancro nel nostro Paese, che le grandi opere alimentano

- che avrebbe un impatto devastante ed irreversibile sul territorio attraversato, compromettendo in modo irreversibile risorse ambientali e salute dei cittadini.

Che ne dite, avanti con la demagogia dei nostri amministratori e politici?

Fate vobis, ma pensateci, razionalmente, ed anche 'egoisticamente' x voi ed i vostri familiari

1 commento:

M.D. ha detto...

Una tenda x la gente:
http://www.beppegrillo.it/2011/05/da_20_anni_in_v/index.html