martedì 31 maggio 2011

Teledipendenti

Capita alle volte di sentire parlare, 'addirittura' in termini negativi, della supposta dipendenza televisiva di chi risiede sul terriotorio dello Stivale e zone limitrofe raggibili dalle onde radio.

La scorsa settimana mi e' capitato tra le mani un'indagine di AltroConsumo sull'argomento condotta su di un campione rappresentativo di popolazione  fra i 18 e i 74 anni. 

Fruizione settimanale delle trasmissioni Televisive [fonte Altroconsumo]
Questo dato mi lascia molto perplesso; dato che il personale accesso alla TV e' di fatto molto ridotto, mi domando quante ore al giorno passa davanti alla TV colui che bilancia la mia media -non possedendo un mezzo televisivo, passo settimane senza sostare piu' o meno consapevolmente davanti ad uno schermo ed armeggiare un sintonizzatore
Fruizione giornaliera delle trasmissioni televisive [fonte Altroconsumo]
I numeri sono impressionanti, e la sintesi dei due grafici combinati e' la seguente:
Circa un terzo dei nostri concittadini passa dalle quattro alle sei ore al giorno davanti al teleschermo, mentre un altro terzo supera addirittura le sei ore quotidiane. Risibile, al contrario, la percentuale di chi guarda meno di un’ora di tv: solo l’1 per cento.
Tralasciando altri aspetti, quali la reale capacita' e correttezza informativa, la violazione dei limiti imposti alla pubblicita', questi numeri fanno pensare sopratutto nell'impatto sulla salute.

Infatti, citando una ricerca del "Journal of the American Dietetic Association", condotta qualche anno addietro da esperti del dipartimento della sanità dello Stato di New York, su di un campione persone con figli in età prescolare, pare che
I vantaggi per i bambini di mangiare in casa con i genitori scompaiono se la televisione è accesa durante la cena. Infatti, dai dati è emerso che le probabilità che i bambini mangiassero porzioni di frutta e verdura erano più alte se almeno la cena era consumata insieme ai genitori. Ma se durante questo pasto la televisione era accesa, allora il consumo di questi prodotti salutari era molto più basso.
Lascio a voi ogni ulteriore considerazione al rigurado

PostScriptum
Sulla correttezza informativa di cui vi accennavo, vi lascio i riferimenti alla Class Action condotta da Altroconsumo nei confronti della RAI -i canali televisivi di servizio (teoricamente) pubblico = x i cittadini.

Questa la motivazione:
Nel corso del 2010, la Rai non ha rispettato gli obblighi di realizzare un'informazione obiettiva, imparziale ed equilibrata assunti attraverso il Contratto di Servizio Pubblico e imposti dalla disciplina sulla par condicio.

E questo qui sottolineato il link x chi volesse aderire

Nessun commento: