venerdì 11 marzo 2011

RitardItalia

Capita di recarsi al lavoro in treno. E' un mezzo che mi piace fin dall'infanzia, e quando posso permettermelo in base agli orari lavorativi, lo utilizzo.

Viaggio di ritorno. Il treno che devo prendere e' un vecchio 'locale' -ora suburbano. Nell'attesa telefono ad un cliente; guardo orologio e scopro che dovrebbe esser gia' arrivato. Sul display luminoso della stazione non e' annunciato ne il treno ne il relativo ritardo. Ancora qualche minuto, poi arriva l'annuncio quando il treno entra sotto la banchina. Finalmente si parte, ritardo reale: 9 minuti x i pignoli.

Dopo una trentina di Km il treno giunge al suo capolinea, il ritardo sara' al max una dozzina di minuti.
Devo cambiare treno, ma so cosa mi aspettera': passeranno in sequenza prima un intercity, quindi il treno concorrente di Arenaways, ed infine arrivera' il mio, tutti in ritardo e rigorosamente crescente da 5 a 15 minuti -si badi bene, in tabella ufficiale compressi in soli undici minuti.

Per farla breve, il treno su cui viaggio, un ex interregionale ora 'regionale veloce', arrivera' alla mia destinazione con un ritardo di oltre mezz'ora -34 minuti x dovere di precisione. E tutto x causa di un treno locale che ha accumulato un ritardo inziale su un percorso minore.

Chi viaggia con i treni questi ritardi li conosce bene. Infatti, denuncia AltroConsumo come sintesi
"Treni sporchi, affollati, insicuri e in perenne ritardo. Le nostre ultime inchieste dimostrano che la situazione su molte tratte peggiora sempre di più .Il 72% dei pendolari boccia Trenitalia."
Le inchieste riguardano sia i treni a lunga percorrenza sia le tratte a maggior frequenza per i treni dei pendolari nelle principali stazioni della rete ferroviaria italiana. Vediamone  gli esiti.

Alta Inaffidabilita'
Ritardo su treni a lunga percorrenza: Frecciarossa, Frecciabianca, InterCity, Espresso.
Dall'inchiesta di Altroconsumo che ha monitorato 510 treni veloci a lunga percorrenza che collegano il paese nelle varie tratte nord-sud, in periodi a ridosso delle festività a dicembre e gennaio scorsi, emerge un quadro desolante: 
"Nonostante Trenitalia abbia tagliato più di 150 treni su 600 della lunga percorrenza, la puntualità non ne ha guadagnato: chissà fosse questo l'obiettivo? Il 57% dei convogli che attraversano il Paese è arrivato in ritardo!"
Se a fronte di un ritardo medio di 'soli' 13 minuti -stiamo parlando di treni ultra veloci, anche quelli che spopolano in pubblicita' sulle reti televisive, dai costi non certo popolari- l'inchiesta ci dice che su oltre la metra' dei treni gli utenti e la puntualità hanno di frequente la peggio ovunque sia la partenza.
"Il record del ritardo più elevato va a Milano Centrale, oltre le due ore per un convoglio. Ci sono le tratte a maggior rischio, come l'IC Milano-Bari (52 minuti di ritardo medio), il Frecciabianca sulla stessa tratta (46 minuti di ritardo in media) e l'Espresso Torino-Palermo (con 39 minuti di ritardo medio)"
Menomale che sono treni che la gente comune prende raramente nel corso dell'anno...

Domandiamoci, andra' meglio sui treni per i pendolari?

Pendolari sulla graticola
Ritardi totali [in granata], maggiori di 5min o di 15min [in neretto] nelle maggiori stazioni Italiche
Stiamo parlando dei treni che utilizzano ogni giorno 2 milioni e 700mila pendolari viaggianti sui treni regionali.
L'inchiesta di AltroConsumo e' fatta sulle principali stazioni delle maggiori citta' italiane di afflusso passeggeri, nelle fasce orarie in cui le esigenze dei pendolari sono più forti: quando si va a lavoro (dalle 7 alle 9 di mattina) e al rientro a casa (dalle 17 alle 19).

I risultati sono sconfortanti:
"Il 65% dei convogli non è riuscito ad arrivare nei tempi previsti, uno su cinque ha un ritardo tra i 5 e i 15 minuti, il 5% va oltre il quarto d’ora. Nonostante ciò, hanno avuto il coraggio di aumentare le tariffe."
Ci sono le ore di lavoro perdute, gli appuntamenti saltati, le trattenute sulla busta paga, i giorni di permesso o ferie sprecati…

Cos'altro aggiungere?
Solo un'informazione di pubblica utilita': se il lettore rientrasse nella categoria di coloro che sono stanchi di viaggiare giorno dopo giorno su treni sudici, ossessivamente in ritardo, senza climatizzazione d’estate e senza riscaldamento di inverno, affollati e insicuri, puo' firmare anche lui la petizione promossa da AltroConsumo al link qui riportato

Uno spunto finale:  potremmo intitolarlo 'I progressi delle ns Ferrovie'
Tratta Ferroviaria Firenze-Prato, circa 25Km

ORARIO VALIDO DAL 5 MAGGIO 1848 [1*]
p. Firenze ore 14.00
a. Sesto Fiorentino ore 14.15
a. Prato ore 14.25
ORARIO IN VIGORE MARZO 2011 [2*]
regionale 23534 Trenitalia
p. Firenze SMN ore 14.07
a. Sesto Fiorentino ore 14.18
a. Prato ore 14.27

Evoluzione delle velocita' in oltre 160 anni di sviluppo: 5 minuti!

Tranquilli arrivira' l'Alta Voracita' Finanziaria, ... ehm, pardon l'Alta Velocita' Ferroviaria -scusate, mi dicono che c'e' gia', ma anche lei e' in ritardo ;-)

Note:
[1*] tratto dal libro: "In treno a Firenze. Strade ferrate e stazioni nella Toscana di Leopoldo"
[2*] tratto dal sito di Trenitalia

Nessun commento: